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Parma: a rischio il corso pop del Conservatorio Boito

Proteste e malcontento fra gli studenti per la scelta della direzione. Incredulità, dissenso, rabbia e indignazione sembrano essere le parole chiave d

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Proteste e malcontento fra gli studenti per la scelta della direzione.

Incredulità, dissenso, rabbia e indignazione sembrano essere le parole chiave di questi giorni per gli studenti del Conservatorio Boito.
La mala nova portatrice di protesta riguarda il sempre più tangibile rischio di chiusura del corso di pop, gemma preziosa del parco formativo dell’istituto.
La reazione della componente studentesca non si è lasciata attendere e le parole uscite dalla bocca dei ragazzi hanno riassunto perfettamente il loro disappunto:

“Noi studenti abbiamo sradicato le nostre vite, lasciato lavori, ribaltato tutto per trasferirci a Parma. Sapevamo che con la nuova direzione non ci sarebbero state le Masterclass per noi, non concerti importanti, non occasioni di lavoro e collaborazioni, non aule in cui poter studiare, ma non pensavamo potessero addirittura toglierci il diritto di studiare con gli insegnanti che abbiamo scelto”.

O ancora:

“Non posso credere che sia così, voglio poter pensare che sia un momento difficile per la direzione in cui si possono anche commettere errori, ma una realtà consolidata come il corso di orientamento pop del Conservatorio Arrigo Boito non può e non deve esaurirsi in un fuggi fuggi generale di prestigiosi docenti a cui inevitabilmente si aggiungerà l’abbandono degli studenti provenienti da tutte le regioni d’Italia. Credo e spero che vinca il buon senso”.

Parole forti quelle degli studenti, parole che racchiudono non soltanto il loro malcontento ma ancora di più l’amore di questi ragazzi per il proprio studio.
In attesa di nuovi sviluppi, in bocca al lupo ragazzi!

Di Laura Messedaglia

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