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“Artelier”: quando l’arte incontra i giovani

“Artelier”: quando l’arte incontra i giovani

Quando sono i ragazzi a dare inizio a bei progetti è bene sostenerli dandogli tutta la visibilità che si meritano. Oggi la fantastica storia di una ve

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Quando sono i ragazzi a dare inizio a bei progetti è bene sostenerli dandogli tutta la visibilità che si meritano. Oggi la fantastica storia di una ventenne innamorata dell’arte.

Tra le errate credenze del mondo moderno c’è chi sostiene che l’arte sia ormai un qualcosa da lasciare alle spalle, qualcosa che appartiene al passato, eppure costituisce un tipo di linguaggio della persona, forse uno tra i più complessi, pertanto qualcosa che vive sempre dentro di noi e dalla quale non possiamo liberarci.
Si dice anche che i più giovani non siano più interessati all’arte, piuttosto amano passare ore ed ore davanti alla televisione e al computer, eppure molte branche artistiche sono in trepidante e veloce sviluppo, come la musica classica, sempre più ascoltata e studiata da i ragazzi.

Lampante esempio di come l’arte costituisca ancora un grande interesse anche per i più giovani è l’ambizioso progetto di una ragazza italiana che appena ventenne fonda, a Roma, “Artelier, Studio d’Arte Martenot” e che da subito, trovandomi spesso a passarvi davanti, ha attirato la mia attenzione. Potevo non intervistarla per sentire il suo punto di vista, proprio quello di una giovane ragazza?

  • Ciao Valentina, raccontami un po’ di te e della tua esperienza fino alla creazione di “Artelier”?

Sono Valentina ho ventiquattro anni e sono un’insegnante d’Arte: insegno disegno, pittura e scultura a bambini e adulti nel mio Atelier seguendo il Metodo Martenot.
Ho frequentato il liceo artistico in Via Ripetta a Roma e, conseguito il Diploma, ho iniziato Il corso di formazione a Firenze per diventare insegnante Martenot, presentando i dossier degli esami annuali alla Scuola Martenot di Parigi. Successivamente, ho aperto il mio Atelier a novembre 2015.
Il metodo Martenot, elaborato dalla psicopedagoga Ginette Martenot nasce a Parigi intorno agli anni ’30, nasce dal concetto che l’Arte è per tutti, tutti possono dipingere, disegnare, creare, stupire soprattutto se stessi distratti e stressati alla ricerca di un attimo di amore per sé.
Può essere di stimolo per chiunque abbia voglia di mettersi in gioco, di sperimentare, di sporcarsi le mani, di credere e ri-credere in sé stesso.
Questo insegnamento offre ai piccoli e agli adulti la possibilità di discernere e di esprimere quanto di meglio c’è in noi (Ginette Martenot 1930)

  • Cosa rappresenta per te l’arte? Quale è il tuo obiettivo?

Trovare nell’Arte un nascondiglio per riposare la mente e il cuore, per ricaricare l’animo, creare un posto magico per ogni bambino che abbia voglia di giocare con l’arte, mentre diventa un uomo migliore.

  • A cosa pensi se ti dico “Artelier”? Quale è il rapporto tra i giovani di oggi e l’arte?

Artelier per me rappresenta la mia più grande passione e l’avverarsi del mio sogno.
I giovani sono ancora interessati all’Arte, ma si fermano dietro alla frase “non so disegnare.
Il Metodo Martenot crede invece che tutti siano in grado di disegnare e creare, crede manchi soltanto il coraggio e gli strumenti giusti per farlo con soddisfazione.
Il Metodo prevede una crescita progressiva e di grande soddisfazione anche per chi non ha mai avuto contatti con l’Arte in precedenza.

  • Che consiglio daresti a un ragazzo che vuole iniziare una start up in generale e in particolare un’attività che abbia a che fare con il mondo dell’arte?

Ad un ragazzo che vuole lanciare una Start Up consiglio di affidarsi alle proprie ali con coraggio, dando spazio e progettualità alle sue passioni, e di Investire nell’Arte, che resterà sempre l’unico mezzo per comprendere pienamente il vero senso della vita.

Ringrazio Valentina Mastracchio per aver deciso di dedicarmi un po’ del suo tempo!
QUI il link alla pagina Facebook di Artelier per avere maggiori informazioni e mettervi direttamente in contatto con Valentina

Di Lorenzo Maria Lucarelli

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