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Mostro is back: ecco “Ogni Maledetto Giorno”

Ritorno in grande stile per il rapper della Honiro Label. Nel pezzo, anche un "ringraziamento" a Bassi Maestro. La Traccia Mostro ha trovato la

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Ritorno in grande stile per il rapper della Honiro Label. Nel pezzo, anche un “ringraziamento” a Bassi Maestro.

La Traccia

La copertina ufficiale del singolo

Mostro ha trovato la chiave. Era diverso tempo che non usciva una sua traccia: ora però è tornato e ha voluto farlo in grande stile. “Ogni Maledetto Giorno” è il titolo del suo ultimo singolo prodotto da Enemies, nonchè il titolo del suo prossimo album. Quindi boom, tutto insieme!
Si percepisce la rabbia, il senso di distacco e quel sapore tetro e denso di suggestioni che caratterizza questo rapper. La traccia si apre con una sorta di doppio dialogo bipolare con Dio e Satana. L’anima di Mostro si scinde, cercando riposte e svolte alla prigione interiore che sta vivendo. Nessuno, però, sembra dare compiutezza ai suoi dubbi. Nessuno accende la luce. La chiave la trova nelle sue capacità, come spesso accade a chi insegue, vive e sente il proprio sogno.

“Rinchiuso nella mia prigione mentale
I miei occhi sono le finestre da cui guardo il mondo bruciare”

E infine ecco la chiave: la sua penna.

“Questa penna è la chiave della prigione”

Parafrasando: il suo rap, la sua arte, la sua essenza, il suo stile. Chiamare un brano, anzi, un album, “Ogni Maledetto Giorno” racchiude perfettamente l’attaccamento alla propria passione. Parliamo di qualcosa di totalizzante, che guida e distorce la mente. E la convinzione nei propri mezzi è alta:

“Ricordo avevo solo buio intorno
So che avrei dato luce a questo sogno
Io lo sapevo, ci credevo, me lo ripetevo ogni maledetto giorno”

Un singolo in cui Mostro sembra ripercorrere parti della sua carriera, strettamente legati alla sua vita personale. Ad esempio, la dedica a Bassi Maestro, uno dei rapper storici della scena italiana, definito dallo stesso artista come vero e proprio maestro nonchè fonte di ispirazione.

Il Video di Emanuele Pisano

Un viaggio mentale così forte, meritava un video di alto livello. A pensarci, è stato il solito Emanuele Pisano. Siamo in una prigione, metafora della testa di Mostro. Si susseguono diversi personaggi, ognuno caratterizzato da un problema che lo segna in maniera evidente. Poi, la guardia carceraria: uno sbruffone accecato dal suo abuso di potere. Sembra rappresentare il controllo forzato che, qualcuno, vuole esercitare sulla penna di Mostro. Come finisce il video? Con una rivolta generale dei detenuti e l’artista che esce lentamente dal carcere.

Il percorso di “Ogni Maledetto Giorno” è appena iniziato: Mostro ha trovato la chiave e sta per iniziare una nuova era.

Di _Riccardo Zianna_

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