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GoFundMe: 5 ragazzi raccolgono 2 milioni di dollari in 10 giorni per sfamare il Corno d’Africa

GoFundMe: 5 ragazzi raccolgono 2 milioni di dollari in 10 giorni per sfamare il Corno d’Africa

Da diverso tempo, ormai, la Somalia sta passando un gravissimo periodo di carestia, che fa decine di ingiuste morti al giorno. Colpiti e amareggiati d

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Da diverso tempo, ormai, la Somalia sta passando un gravissimo periodo di carestia, che fa decine di ingiuste morti al giorno. Colpiti e amareggiati dalla notizia, 5 ragazzi hanno lanciato in rete una campagna di crowdfunding finalizzata a raccogliere denaro per comprare viveri da destinare al Paese.

Pensate che raccogliere (legalmente) 2 milioni di dollari in 10 giorni sia impossibile, addirittura 1 milione in sole 24 ore? Probabilmente per noi tutti si ma non per 5 giovani ragazzi che, colpiti dalla notizia lanciata da Radio Mogadishu e rilanciata dalla BBC, riguardante la morte di 26 persone nel sud della Somalia a causa della povertà e della mal nutrizione, hanno deciso di provare a raccogliere fondi da destinare al paese attraverso una campagna di crowdfunding.

Chaka, Casey, Juanpa, Ben, Amanda, questi i nomi dei 5 ragazzi geniali e dal cuore d’oro, hanno deciso di chiedere aiuto alla rete, che molto spesso si mostra generosa per questo tipo di cause, pubblicando ognuno un video di sensibilizzazione della durata di due minuti: inutile sottolineare l’enorme successo che hanno avuto. Molte star, perfino Ben Stiller, hanno aderito e sponsorizzato in prima persona la campagna, decretando l’enorme successo raggiunto, grazie addirittura a 74.000 persone che hanno contribuito donando quello che potevano.

Il successo repentino e inaspettato ha colto sprovvisti gli stessi ragazzi, che si sono ritrovati a dover mettere in piedi un’organizzazione adeguata per far fruttare al meglio i fondi raccolti: i cinque hanno fortunatamente trovato un’intesa con la Turkish Airlaines, compagnia di bandiera turca, tra le migliori al mondo e unica esercente attività di trasporto commerciale all’aeroporto di Mogadiscio. Il vettore turco, il quale ha appoggiato sin da subito la causa dell’iniziativa lanciando l’hashtag #TurkishAirlinesHelpSomalia, si è impegnata a trasportare in Somalia i beni di prima necessità che verranno acquistati con il denaro raccolto, anche in diversi viaggi.
Per gestire al meglio i viveri, i cinque ragazzi hanno chiesto aiuto alle ONG locali, che conoscendo meglio il territorio sanno quali cosa acquistare e come spartire: la scelta è stata quella di non acquistare la mercato occidentale ma direttamente dal mercato africano in modo da sostenere il loro commercio; inoltre, una buona parte della spesa prevede l’acquisto di migliaia di litri d’acqua.

Per facilitare il rifornimento dei luoghi più poveri del Corno d’Africa, colpiti ormai da una gravissima carestia, verranno impiegati anche mezzi di trasporti via terra, come sono gli stessi ragazzi a precisare: “Acquisteremo i camion per trasportarla. Saremo in grado di servire oltre 100 famiglie al giorno. Questo almeno finché non troviamo soluzioni più sostenibili nel lungo periodo”.

Insomma, le intenzioni iniziali sono state ampliamente raggiunte e superate, tanto da spingere i cinque a strutturare un progetto stabile nel tempo, che preveda una continua raccolta di fondi e un continuo rifornimento dei paesi africani più poveri.

Di Lorenzo Maria Lucarelli

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