Per ottenere i fondi necessari ad attuarlo, il Governo ha sottoposto al vaglio della Banca europea per gli investimenti il programma, di grande succes
Per ottenere i fondi necessari ad attuarlo, il Governo ha sottoposto al vaglio della Banca europea per gli investimenti il programma, di grande successo già negli anni precedenti, per intervenire sull’edilizia scolastica, uno dei crocevia della didattica italiana.
È stato presentato oggi, presso la Bei, il Piano per gli strumenti di monitoraggio e mappatura degli interventi di Edilizia Scolastica.
Una coalizione, formata da rappresentanti di Palazzo Chigi e del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca ha messo sul tavolo della Banca europea per gli investimenti un programma che prevede lo stanziamento di ben 1,3 miliardi di Euro (destinati specificamente a questo programma) per le attività di risanamento delle strutture scolastiche, prevedendo particolari modalità di intervento. L’esecutivo italiano ha così predisposto un particolare piano, che negli ultimi anni ha conseguito notevoli successi, da presentare alla Banca europea per gli investimenti, in modo che possa essere preso ad esempio ed adottato anche da altri paesi membri dell’Ue.
La presentazione del progetto dell’edilizia scolastica alla Bei serve, inoltre, per richiedere i relativi finanziamenti, dato che tale organo dell’Unione Euopea svolge proprio una funzione di elargizione del credito per portare avanti investimenti attinenti agli obiettivi dell’unione stessa. Lo scopo della banca è infatti quello di fornire finanziamenti a lungo termine per sostenere i progetti dei singoli stati membri, attinenti ai macro -obietti dell’Unione Europea.
In particolare il modello in questione rappresenta un’eccellenza nel panorama, come dimostrano in relativi dati: infatti, dei 10.000 interventi finanziati nel 2014, 5.000 sono già conclusi. Nel piano rientrano, inoltre, i progetti #scuolenuove, #scuolesicure e il cosiddetto “Decreto Mutui”.
Un punto fondamentale del progetto per l’edilizia scolastica è costituito dalle modalità di erogazione delle risorse ricevute da parte dell’esecutivo ai singoli “cantieri”: è prevista una modalità di controllo tramite un sistema online, il quale permette di fornire i fondi necessari via via con l’avanzamento dei lavori, garantendo così maggior efficienza, dovuta al minor spreco del denaro e maggior efficacia.
Tutti i lavori svolti vengono poi registrati sempre tramite una piattaforma online (tramite QUESTO l’indirizzo).
Molto soddisfatto si dichiara Vito De Filippo, sottosegretario all’Istruzione, con delega all’edilizia: “Dopo anni di mancate risposte strutturali sull’edilizia scolastica siamo particolarmente orgogliosi oggi di vedere raggiunto questo risultato: portiamo in Europa il nostro sistema di monitoraggio che in questi anni ci ha consentito di tenere costantemente sotto controllo lo stato di avviamento e conclusione dei cantieri. Per una maggiore efficienza e velocità degli interventi”.
Non è da meno Laura Galimberti, coordinatrice della Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la Riqualificazione dell’Edilizia Scolastica: “Siamo orgogliosi di poter presentare il grande lavoro comune con il MIUR presso una delle sedi più prestigiose in Europa. La nostra è un’azione costante, direi quotidiana, che dal 2014 conduciamo con l’obiettivo di riqualificare e mettere in sicurezza gli oltre quarantaduemila edifici scolastici presenti nel Paese. La collaborazione con Bei e l’attenzione che l’Istituto riserva al nostro lavoro ci induce a fare ancora di più, ancora meglio”.
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