Già decisi i giorni di inizio, fine e festività scolastica per l’anno 2017/2018. Non tutte le Regioni però lo hanno fatto. I calendari completi sarann
Già decisi i giorni di inizio, fine e festività scolastica per l’anno 2017/2018. Non tutte le Regioni però lo hanno fatto. I calendari completi saranno via via consultabili nei siti Internet di riferimento delle singole Regioni.
Calendari scolastici per tutti! Calendari scolastici già disponibili! Venghino studenti venghino!
A circa un mese dalla chiusura delle scuole per l’anno 2016/2017 e dall’inizio degli esami per i vari ordini e gradi, già in molti, tra genitori, professori e studenti hanno richiesto a gran voce di sapere le date fondamentali per il prossimo anno 2017/2018. Chi per esigenze organizzative chi per mera curiosità (all’italiana).
Così, quasi tutte le Regioni hanno già pubblicato i propri calendari, pur con la possibilità di modificarli in parte e di destinare un certo numero di giorni aggiuntivi nel modo che si ritiene più utile.
Al di là dei singoli giorni di inizio e di fine dell’anno scolastico, che possono essere scelti liberamente dalle scuole, queste rimarranno inderogabilmente chiusi nei giorni di festività nazionale, stabiliti per legge. Ecco quali sono i giorni di festa nazionale:
- 1 novembre (Tutti i Santi)
- 8 dicembre
- 25 e 26 dicembre
- 1 gennaio (Capodanno)
- 6 gennaio (Epifania)
- Domenica di Pasqua e Lunedì dell’Angelo (16 e 17 aprile 2017)
- 25 aprile (Festa della Liberazione)
- 1 maggio (Festa del Lavoro)
- 2 giugno (Festa della Repubblica)
Le Regioni che hanno pubblicato il calendario dell’intero anno, che ricordiamo è comunque in parte modificabile, sono
- l’Emilia Romagna
- il Piemonte
- il Friuli Venezia Giulia
- il Lazio
- la Liguria
- la Lombardia
- le Marche
- la provincia autonoma di Bolzano
- il Trentino Alto Adige
- la Valle D’Aosta
- la Toscana
- il Molise
- l’Umbria.
Le scuole di queste Regioni inizieranno tutte tra il 10 e il 15 settembre 2017 e chiuderanno tra il 7 e il 16 giugno 2018.
Gli specifici calendari già pubblicati sono consultabili per una visione più precisa nei siti Internet delle singole Regioni, mentre quelle che non hanno ancora provveduto a riguardo si spera che lo facciano presto.
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