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LaserWan, la svolta di un 17enne per chi non ha la fibra ottica

LaserWan, la svolta di un 17enne per chi non ha la fibra ottica

Si chiama LaserWan e servirà per portare una connessione ad Internet veloce anche in posti dove la fibra ottica non arriva: la tecnologia, messa a pun

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Si chiama LaserWan e servirà per portare una connessione ad Internet veloce anche in posti dove la fibra ottica non arriva: la tecnologia, messa a punto dal diciassettenne Valerio Pagliarino, sfrutta un sistema di raggi laser che permette di collegare un trasmettitore posto in un centro dotato di fibre ottiche ad un altro che si trova dove queste mancano.

Non tutti vivono in grandi città attrezzate al meglio con servizi adeguati e veloci, a partire dalla connessione a Internet, ormai diventata quasi indispensabile per stare al ritmo con la società che ci circonda. Tanti sono i centri abitati “sperduti”, lontani dai grossi insediamenti e spesso, per questo, quasi dimenticati: proprio in questi posti è ancora più indispensabile, nel 2017, avere una valida connessione a Internet.

Non sempre è facile fare arrivare la fibra ovunque, questo non è però un valido motivo per negare una valida connessione a Internet. A proporre una soluzione è stato un giovane ragazzo italiano, Valerio Pagliarino.
Valerio ha appena 17 anni e viene da un piccolo comune, di appena 800 anime, in provincia di Asti. In occasione del concorso scientifico su scala mondiale “Intel International Science and Engineering Fair”, tra i palchi scienici più prestigiosi al mondo per un inventore, Valerio ha presentato un progetto interessante e all’avanguardia, tanto da fargli conquistare il secondo posto.

Il progetto si chiama LaserWan e consente di fare arrivare la connessione a Internet per via aerea attraverso uno speciale collegamento wireless. A spiegare nel dettaglio l’idea è il suo stesso inventore: “È costituta da una serie di ricetrasmettitori installati in cima ai tralicci degli elettrodotti. Questi dispositivi comunicano scambiandosi invisibili raggi laser attraverso l’aria seguendo uno schema a catena. La linea inizia in una grande città, di solito dotata di una rete a fibre ottiche. Da qui, un cavo ottico dedicato collega il primo ricetrasmettitore LaserWan alla rete Internet metropolitana. La linea termina in genere in prossimità del trasformatore Av/Md, in cui un dispositivo speciale interfaccia l’ultimo ricetrasmettitore LaserWan con il distributore di rete wireless Ftth/Fttc/Vdsl”.

Grazie a questa invenzione Valerio Pagliarino, oltre a portare lustro al suo paese e all’Italia intera, ha anche vinto un assegno di ben 50.000 dollari insieme ai complimenti dalla stessa Intel, organizzatrice del concorso:

“Ivo Zell, Amber Yang, Valerio Pagliarino (i tre finalisti) e tutti i partecipanti sono di ispirazione con il loro talento e la loro passione per cambiare il mondo. In qualità di gruppo diversificato e inclusivo che sviluppa soluzioni innovative per le sfide globali, questi giovani rappresentano la prossima generazione di innovatori. Siamo orgogliosi di sostenere tutti i finalisti nel loro impegno a migliorare il mondo che li circonda”.

Ancora una volta, l’Italia si mostra uno dei paesi più attivi nella ricerca scientifica e tecnologica, dotata di menti geniali che faremmo bene a tenerci strette: peccato, però, che la maggior parte di queste saranno costrette ad emigrare all’estero per realizzare i loro sogni. Spero di sbagliarmi.

Di Lorenzo Maria Lucarelli

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