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Treviso: l’università finanzia borse di studio per gli studenti Erasmus



Treviso: l’università finanzia borse di studio per gli studenti Erasmus

Il piano di interventi per il diritto allo studio universitario introduce importanti novità per gli studenti Erasmus. #FacceCaso. Buone nuove per gli

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Il piano di interventi per il diritto allo studio universitario introduce importanti novità per gli studenti Erasmus. #FacceCaso.

Buone nuove per gli studenti di Treviso che frequento un programma di studi all’estero o sono in Erasmus. Borse di studio anche per loro.

  • Fondo regionale per agevolare la mobilità internazionale
  • Coinvolgimento diretto degli atenei e degli Esu nella riscossione della tassa regionale per il diritto allo studio
  • Riduzione dei tempi d’attesa nell’erogazione delle borse di studio

Queste le novità più significative del piano di interventi per il diritto allo studio universitario per il prossimo anno.

“Nel programmare gli interventi regionali a favore degli studenti capaci e meritevoli e con minori disponibilità di reddito la Giunta. Ha voluto ritagliare un intervento specifico per sostenere la mobilità internazionale dei nostri studenti.

Per l’anno accademico 2017-2018 ci sarà un fondo specifico di 150mila euro per aiutare gli studenti che vivono un programma all’estero, nell’erogazione delle borse di studio. Verrà riconosciuta la condizione dei ‘studente fuori sede’ anche per chi frequenta un programma di studi universitari all’estero”. Ha sottolineato l’assessore Donazzan.

Il piano 2017-2018 punta ad estendere l’offerta di strutture abitative per studenti, valorizzando gli interventi pubblici.

“L’assegnazione delle borse di studio prevede un meccanismo complesso, nel quale confluiscono risorse regionali, risorse ministeriali e i proventi di parte delle tasse universitarie pagate dagli studenti”. Ricorda l’assessore Donazzan.

“Con il nuovo piano la Regione si convenziona con Università ed Esu e introduce alcune semplificazioni e innovazioni organizzative al fine di aiutar gli enti per il diritto allo studio a gestire direttamente tutta la partita delle borse di studio, con l’obiettivo di accorciare i tempi di attesa di studenti e famiglie.

Mi auguro che una ‘filiera’ più corta tra riscossione ed erogazione introduca un elemento di trasparenza amministrativa e di competitività di cui il governo nazionale tenga conto. Ritardi di mesi, se non di anni, non sono più accettabili per ragazzi e famiglie con minore disponibilità economica e finiscono per penalizzare la qualità e i risultati del nostro sistema universitario”.

#FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani

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