Il mondo dell' Istituto Tecnico non supera il 10%, cosa spaventa tanto i ragazzi? Quando i miei genitori andavano a scuola uno degli indirizzi più sc
Il mondo dell’ Istituto Tecnico non supera il 10%, cosa spaventa tanto i ragazzi?
Quando i miei genitori andavano a scuola uno degli indirizzi più scelti era l’ Istituto Tecnico, che permetteva a tutti di trovare un lavoro sicuro dopo il diploma, o anche prima. Al liceo andava chi voleva continuare ed andare all’università. Oggi sembra che le cose siano parecchio cambiate, sebbene gli IT garantiscano ancora oggi ottimi sbocchi per il futuro.
Nel decennio che va dall’anno scolastico 1999/2000 e 2016/2017 gli istituti tecnici di ogni tipo hanno perso circa 120.000 studenti e non raggiungono, in tutta Italia, nemmeno il milione di iscritti.
Sicuramente c’è dietro un motivo legato alla “crescita” demografica, che crescita non è data la diminuzione del tasso di natalità ma dall’altra parte c’è anche un boom di iscrizione al liceo.
Nonostante l’aumento degli indirizzi dell’ Istituto Tecnico, che conta circa 11 specializzazioni che vanno dalla più semplice ragioneria all’ambito tessile ma anche alle nuove materie come le telecomunicazioni, il numero degli iscritti è sempre più in calo il che vuol dire che meno di un giovane su tre sceglie di andare “alla ragioneria”. Il liceo, invece, conta un aumento di circa 40.000 iscrizioni negli ultimi dieci anni.
Ma perché? Sicuramente il fatto che andare al liceo faccia più figo conta tanto, giusto perché vedere la sigla IT davanti al nome di una scuola fa storcere un po’ il naso. Motivazione che non è solo legata ad un’idea ma molto spesso gli istituti tecnici sono lasciati un po’ a se stessi, o perlomeno vi assicuro che in Abruzzo è così. Un peccato, perché sia le specializzazioni che le materie studiate potrebbero aiutare a trovare un lavoro serio come anche aprire un percorso verso l’università e le ulteriori competenze.
Le iscrizioni all’ Istituto Tecnico, compreso quello dei Geometri che aveva un bacino piuttosto ampio, non vanno oltre il 10% in nessuno degli indirizzi.
Un peccato poiché se valorizzati potrebbero dare una spinta in più ai ragazzi e perché no alla disoccupazione giovanile.
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