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Versari: i bambini non vaccinati, non potranno iscriversi a scuola


Versari: i bambini non vaccinati, non potranno iscriversi a scuola

Versari risponde alle domande sull’obbligatorietà dei vaccini. “Non ci saranno difficoltà organizzative”. #FacceCaso. Come sai, il recente decreto Lo

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Versari risponde alle domande sull’obbligatorietà dei vaccini. “Non ci saranno difficoltà organizzative”. #FacceCaso.

Come sai, il recente decreto Lorenzin ha introdotto l’obbligo delle vaccinazioni a scuola. Un nuovo compito per i dirigenti scolastici: i bambini non vaccinati, non potranno iscriversi. “Vorrei lanciare un invito alla serenità perché non ci saranno ulteriori difficoltà organizzative”. Ha assicurato Stefano Versari, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia-Romagna.

È innegabile però che qualche motivo di preoccupazione ci sia nei dirigenti scolastici, non trova?

“Il Miur, il ministero dell’Istruzione, sta preparando delle note organizzative, già preannunciate, che dovrebbero uscire a breve. La legge comunque è già abbastanza chiara, i fondamentali ci sono e dicono che diventano obbligatori I 12 vaccini e che resta obbligatorio il diritto allo studio. Quindi la mancata vaccinazione comporta per la scuola dell’infanzia l’impossibilità di frequentare. Per la scuola dell’obbligo fino al primo biennio comporta una sanzione ma non la mancata frequenza”.

Per la scuola d’infanzia l’obbligo scatta già a settembre. I dirigenti hanno già gli elenchi degli iscritti e quindi si troveranno già a gestire le eventuali mancate vaccinazioni. Avete dato delle linee guida?

“Non ancora. Siamo in attesa della comunicazione del ministero e siamo in rapporto con l’assessorato alla Sanità della regione Emilia-Romagna. Tutte le azioni saranno concordate e omogenee su tutto il territorio”.

Per la scuola dell’obbligo, dai 7 ai 16 anni, è invece previsto un anno di transizione. Come si stanno preparando gli istituti? “Per il 2017-2018 le famiglie devono presentare le documentazioni e le autocertificazioni entro il 10 settembre e la documentazione comprovante le vaccinazioni entro il 10 marzo 2018. Non è quindi un adempimento da realizzare quest’estate e non arreca nuovi aggravi per l’avvio dell’anno scolastico. Per l’anno scolastico successivo la mancata presentazione della documentazione va segnalata alle Ausl al momento dell’iscrizione. Quest’anno va fatta dopo il 10 marzo 2018. Dopo questa data le scuole con studenti senza attestazioni o autocertificazioni dovranno fare la segnalazione alle Ausl. Affermato che non è leso il diritto all’istruzione, cioè nessuno studente sarà lasciato fuori, per il resto la situazione è molto serena. La scuola è una comunità sociale, c’è la preoccupazione di non introdurre elementi di agitazione immotivati”.

La nuova direttrice sanitaria dell’Ausl di Bologna Francesca Novaco ha dichiarato che le scuole dovranno mandare alle Ausl l’elenco degli iscritti che loro completeranno con le situazioni vaccinali. Sarà così?

“La collaborazione tra scuola e sanità non si realizzerà a livello di singole Ausl, ma a livello regionale così che non ci siano comportamenti difformi.
Gli studenti possono essere iscritti a una scuola che afferisce ad una Ausl e risiede in un Comune che fa capo ad un’Ausl differente. A tutti dico di stare tranquilli. Dobbiamo concludere serenamente questo anno e avviare serenamente quello nuovo”.

#FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani

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