Tempo di lettura: 3 Minuti

Noi e la povertà: giovani sempre più squattrinati a causa (anche) dello Stato

Noi e la povertà: giovani sempre più squattrinati a causa (anche) dello Stato

Secondo gli ultimi dati Istat la povertà assoluta è in crescita tra le generazioni più giovani. I dati parlano chiaro, sono 619mila le famiglie che v

Gli anziani fanno mooolto più sesso dei giovani, che non lo fanno più
Coronavirus, il falso mito dei giovany “immuny”
Allarme insegnanti e dirigenti

Secondo gli ultimi dati Istat la povertà assoluta è in crescita tra le generazioni più giovani.

I dati parlano chiaro, sono 619mila le famiglie che vivono in condizioni di povertà assoluta, per un totale di 4 milioni e 742 mila persone.
Se entriamo nel merito per vedere come sono suddivisi questi numeri, si nota che la percentuale anziani poveri diminuisce mentre aumenta quella dei giovani. Possiamo notare come le misure prese dal governo abbiano giovato più agli anziani piuttosto che investire sui ragazzi. Questo dato viene confermato dagli alti tassi di disoccupazione giovanile.

In ogni caso, c’è da dire che nel complesso la povertà assoluta è piuttosto stabile dal 2015. Il dato più critico che riguarda i giovani, è quello che attesta che nell’ultimo anno quella dei minori è aumentata dal 10,9% al 12,5%.

Infatti in Italia sussiste una relazione inversa, nel senso che è molto più comune che una famiglia con figli minori risulti sotto la soglia della povertà assoluta piuttosto che una famiglia con componenti sopra i 65 anni.

Anche tra titolo di studio e incidenza della povertà assoluta sussiste una relazione inversa, ma questa volta denota un dato positivo. Significa che all’aumentare del titolo di studio diminuisce l’incidenza dell’altro fattore.

Ovviamente anche la posizione professionale è una determinante della povertà assoluta, per esempio nelle famiglie in cui la persona di riferimento è operaio la percentuale di povertà assoluta è raddoppiata rispetto alle altre.

Concludendo possiamo affermare che anche se l’indice è piuttosto stabile, rimane preoccupate in fatto che siano sempre di più giovani a risultare sotto questa soglia. A quanto pare risulta importante avere un titolo di studio, per potersi assicurare almeno qualche certezza nel futuro.

#FacceCaso

Di Chiara Zane

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0