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Chiesa moderna: il prete che ha aperto un’università di videogiochi

Chiesa moderna: il prete che ha aperto un’università di videogiochi

Mai come oggi i giovani sono stati lontani dalla religione. Sarà un problema di modernità? Don Patrizio ha una soluzione. Di solito si associa la chi

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Mai come oggi i giovani sono stati lontani dalla religione. Sarà un problema di modernità? Don Patrizio ha una soluzione.

Di solito si associa la chiesa al conservatorismo e alla chiusura verso la modernità, per cui quei personaggi che benché legati al Vaticano sfidano il “nuovo che avanza” godono spesso di un’attenzione particolare.

Specialmente sotto il pontificato di Papa Francesco, che tenta di modernizzare la chiesa e di aprirla al terzo millennio.

In questo contesto si inserisce il progetto di Don Patrizio Coppola,

prete in Irpinia che ispirato dalla buona conoscenza dell’inglese del nipote dovuta al tempo passato con la console, ha deciso di aprire la prima università di Videogiochi, che per l’anno prossimo conta già centocinquanta iscrizioni.

Don Patrizio sostiene che nell’era della digitalizzazione bisogna abituare i giovani a nuovi lavori, che porteranno a sbocchi lavorativi più sicuri.

E infatti il 60% dei ragazzi laureati l’anno scorso hanno già trovato un contratto a tempo indeterminato.

Inoltre il sogno di Don Patrizio non si ferma qui. Vuole infatti far diventare il Cristianesimo un videogioco, per avvicinare di più i giovani alla Chiesa e al Vangelo.

#FacceCaso

Di Alessandro Luna

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