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Da Padova a Stoccolma per confutare un premio Nobel

Da Padova a Stoccolma per confutare un premio Nobel

Gabriele D’Avino, ricercatore a Liege, ha verificato gli errori commessi in uno studio del 2012 vincitore del premio Nobel. Conosciamo tutti il premi

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Gabriele D’Avino, ricercatore a Liege, ha verificato gli errori commessi in uno studio del 2012 vincitore del premio Nobel.

Conosciamo tutti il premio Nobel, è un riconoscimento dato a scienziati e studiosi in vari ambiti per le ricerche più innovative e utili in un determinato anno. Tanti sono stati nel corso del tempo a ricevere questo prestigioso premio e uno di questi è Sir James Fraser Stoddart con uno studio nell’ambito della chimica sulla ferroelettricità. I suoi studi però, sembrano avere qualche problemino.

La confutazione dello studio proviene dall’Italia, precisamente da un ex studente dell’università di Parma che ha scoperto che all’interno della teoria elaborata dal Premio Nobel del 2016 ci sono degli errori importanti, di procedura e teoria.

Gabriele D’Avino, questo è il nome del ricercatore, ha inviato alla rivista scientifica Nature le prove della sua “Contro-teoria” che il giornale ha controllato e ripubblicato insieme alla risposta di Sir Stoddart in cui si ammetteva che quello che si è studiato dopo non coincideva pienamente con l’articolo pubblicato nel 2012.

Per arrivare a questo risultato il ricercatore italiano, ora operativo a Liege, ha scritto insieme ad un suo collega francese il primo paper di critica; D’Avino, infatti, era talmente affascinato dalla materia che ha provato in tutti i modi a replicare lo studio del dottore scozzese ma i conti non tornavano. Sir Stoddard ha ammesso il suo errore ma riconosce l’innovazione della sua scoperta.

Non sono bastate le proteste delle università e dei centri di ricerca italiani per l’eccellenza dei propri cervelli e per la capacità di confutare lo studio di un premio Nobel. Una soddisfazione in tasca insomma e forse quel riconoscimento arriverà anche per noi come tante altre volte nella storia.

#FacceCaso.

Di Benedetta Erasmo

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