E quello che sta facendo La Sapienza negli ultimi anni. Riqualificare vecchi stabili per cercare di ovviare il più possibile alla carenza di spazio.
E quello che sta facendo La Sapienza negli ultimi anni. Riqualificare vecchi stabili per cercare di ovviare il più possibile alla carenza di spazio.
Ormai è diventata una consuetudine, quella della prima università di Roma, La Sapienza, che nel corso degli ultimi anni ha riqualificato stabili che ormai erano in disuso per fornire nuovi spazi ai suoi studenti.
Tutto è iniziato lo scorso anno con la tanto attesa apertura del nuovo polo adibito a sede universitaria, nel vecchio edificio meccanografico delle poste , situato nella zona dello scalo di San Lorenzo, non molto lontano dalla vicina cittadella universitaria di piazza Aldo Moro.
Purtroppo ci sono voluti ben 10 anni per ultimare l’opera, durante i quali si sono succeduti ben tre rettori, ma soprattuto sono stati spesi ben 30 milioni di finanziamento offerti dal ministro.
Oggi però siamo qui per parlare del vecchio edificio progettato dalla Metamorph nel 1982, che finalmente sarà aperto e ospiterà il centro “info Sapienza”.
Inaugurato a metà del luglio 2017, sono intervenuti il rettore Eugenio Gaudio, il direttore generale Carlo Musto D’amore, il presidente di Infosapienza, e i vari progettisti e architetti che hanno contribuito alla creazione prima e alla riqualificazione poi.
Ciò che risulta molto importante da questo tipo di attività è la volontà dell’ateneo stesso a riqualificare la struttura, per contribuire allo stesso tempo al piano di rinnovamento dell’Ateneo e del quartiere ospitante.
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