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Bari nel caos per i test di Medicina: servono i metal detector

Bari nel caos per i test di Medicina: servono i metal detector

A Bari tra proteste e controlli 2531 candidati si sono presentati per effettuare il test d'ingresso alla facoltà. 90 minuti è il tempo massimo che og

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A Bari tra proteste e controlli 2531 candidati si sono presentati per effettuare il test d’ingresso alla facoltà.

90 minuti è il tempo massimo che ogni candidato può passare davanti al proprio test e sono tutte domande a risposta multipla per tentare di entrare nella facoltà di Medicina.
Ogni anno questo test fa sempre notizia, sia per il numero chiuso che per la vastità di candidati.

Per esempio a Bari si sono presentati 2513 studenti a fronte di 266 posti disponibili per medicina e 17 per odontoiatria. Stando a questi numeri il rapporto è quasi di 1 ogni 10 candidati.
Per entrare nelle aule gli aspiranti medici hanno dovuto affrontare controlli al metal detector (ne sono stati usati 49), quelli di 21 docenti della commissione esaminatrice e oltre 450 dipendenti dell’area tecnica amministrativa.

Il numero chiuso e la diminuzione progressiva dei posti ha creato molte polemiche e proteste.

Anche il Rettore Antonio Uricchio si è espresso in merito, chiedendo che per il prossimo Anno Accademico vengano concessi più posti, soprattutto per andare in contro alle esigenze della sanità locale, che è sempre più in crisi di personale specializzato.

Il Rettore vuole inoltre evitare che molti giovani , non potendo entrare nelle facoltà del nostro paese, emigrino all’estero per studiare.

Alcuni rappresentanti degli studenti fuori dalle sedi dei test, hanno organizzato un piccolo sit-in in cui hanno voluto mettere a conoscenza tutte le persone presenti della grave situazione in cui versa la sanità locale e nazionale.

Saranno gravi le conseguenze se in futuro non verrano riprogrammate le modalità di accesso ai corsi di Laurea in medicina e chirurgia e ai vari corsi specialistici collegati ad esso.
Se non ci sarà questa tanto attesa riprogrammazione, sarà inevitabile la progressiva scomparsa di migliaia di medici che porterà a gravi ripercussioni su un sistema sanitario già in crisi.

#FacceCaso

Di Gianmarco Saulli

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