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Uniplaces e Cattolica insieme per Student experience

Uniplaces e Cattolica insieme per Student experience

Il progetto ha coinvolto 4.700 giovani italiani tra studenti universitari e neo iscritti. L’86% degli intervistati ha dichiarato l’intenzione di lavor

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Il progetto ha coinvolto 4.700 giovani italiani tra studenti universitari e neo iscritti. L’86% degli intervistati ha dichiarato l’intenzione di lavorare sodo e non pensare agli aspetti festaioli della propria avventura universitaria. #FacceCaso.

Uniplaces ha realizzato la prima edizione dello Student Experience Report 2017: uno studio realizzato in collaborazione con il Centre for High Education Internazionalisation dell’Università Cattolica del Sacro Cuore sull’esperienza di essere studenti universitari.

Il progetto ha coinvolto 4.700 giovani italiani tra studenti universitari e neo iscritti. Lontanamente da quanto pensi l’immaginario comune, l’86% degli intervistati ha dichiarato l’intenzione di lavorare sodo e non pensare agli aspetti festaioli della propria avventura universitaria.

Cosa spinge un ragazzo ad affrontare l’università con impegno e determinazione? A questa domanda gli studenti hanno indicato soprattutto il desiderio di acquisire una qualifica (45% dei rispondenti), l’importanza del titolo per la propria carriera (36%) e la possibilità di guadagnare di più in futuro (27%).

Lo studio ha fatto emergere un altro dato interessante: la propensione dei giovani italiani a studiare all’estero, che fosse per un periodo di scambio o per un intero ciclo accademico. L’interesse per questo tipo di esperienze si attesta al 24%, in crescita rispetto agli anni passati.

“Per i ragazzi di oggi, frequentare l’università è una faccenda decisamente seria”, conclude Claudio Francese, Key Partnerships Director di Uniplaces. “La student experience non verte più solo sulle occasioni di socializzazione; questa componente esiste ancora, ma è decisamente meno marcata che in passato. Oggi gli studenti considerano l’esperienza universitaria con aspettative molto più elevate: richiedono maggiore qualità, a partire dai corsi universitari e dai docenti, fino alle strutture comuni disponibili all’interno dell’ateneo. Inoltre vogliono avere la possibilità di fare esperienze lavorative durante il loro percorso di studi, per arricchire il proprio curriculum e acquisire competenze utili per il futuro. Altrettanto importante è la componente di un alloggio facile da trovare e con un buon rapporto qualità/prezzo, che completa l’esperienza universitaria”.

È importante mettere i giovani in condizione di vivere al meglio la propria student experience, specialmente ora che c’è una consapevolezza così diffusa dell’importanza degli studi universitari in ottica lavorativa”, aggiunge Amanda Murphy, Director, Centre for Higher Education Internationalisation dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. “Offrire loro alloggi adeguati è sicuramente fondamentale per raggiungere questo obiettivo; il tema è stato affrontato recentemente anche dal ministro Fedeli, che ha evidenziato l’intenzione di potenziare le misure a sostegno degli studenti universitari”.

#FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani

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