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Stupro Firenze, uno dei carabinieri allontana l’ombra della violenza sessuale

Stupro Firenze, uno dei carabinieri allontana l’ombra della violenza sessuale

"C'è stato un rapporto consenziente", ha ammesso di fronte ai pm. Ma il legale delle vittime non ci sta. Molti voi in questi giorni, avranno sentito

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“C’è stato un rapporto consenziente”, ha ammesso di fronte ai pm. Ma il legale delle vittime non ci sta.

Molti voi in questi giorni, avranno sentito parlare della vicenda che vede due carabinieri indagati per stupro a Firenze. Ad accusarli, due studentesse americane riaccompagnate a casa dopo una serata trascorsa in discoteca. Una brutta storia, protagonista della cronaca dei giornali, sui cui sta investigando il Tribunale di Firenze.

È notizia delle ultime ore che uno degli appuntati accusati ha ammesso di aver avuto un rapporto sessuale consenziente con una delle ragazze, difendendosi dalle accuse di violenza. Ma le due studentesse americane smentiscono prontamente questa versione dei fatti, affermando di essere in grado di riconoscere gli autori dello stupro senza esitazione.

Una ricostruzione confermata anche dall’avvocato di una delle due giovani, che sottolinea come le ragazze, in preda all’alcool, non fossero in grado di dare il loro consenso al rapporto.
In attesa che le indagini possano appurare la verità, può essere utile ricostruire l’accaduto.

– I Fatti –

Un racconto che prende vita dalla sera di mercoledì scorso, quando le due studentesse, nel capoluogo toscano da pochi giorni, scelgono di trascorrere la serata in un noto locale fiorentino. All’uscita della discoteca ormai a tarda notte, chiedono informazioni ai carabinieri, sul posto per dei controlli. I militari propongono di riaccompagnarle a casa, loro si fidano. Salgono sulle gazzelle, arrivano in Borgo Santi Apostoli, dove hanno una casa presa in affitto da alcuni mesi . E proprio nell’appartamento, si sarebbe consumato l’orribile gesto.

Un resoconto che ha convinto la procura a iscrivere i due appuntati nel registro degli indagati, che nel frattempo sono stati sospesi dall’arma. Un caso che ha ancora numerosi interrogativi da chiarire, l’unica certezza al momento é che entrambe le ragazze hanno avuto rapporti sessuali completi nella notte incriminata.

In questi giorni sui social se ne sono scritte di tutti i colori: dal se la sono andate a cercare al si sono inventate tutte, al fare di tutta un erba un fascio additando tutti i Carabinieri come potenziali stupratori.

Ci vogliamo tenere lontani dalla propaganda mediatica, nello stesso tempo, auspichiamo pene esemplari se i militari si sono macchiati di una tale nefandezza.

#FacceCaso

Di Luca Pennacchia

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