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Quando l’ anonimato diventa un gioco

Quando l’ anonimato diventa un gioco

Parliamo di To Be Honest, l'app del momento che garantisce l' anonimato e, quindi, tutte le tutele che da esso derivano per gli utenti. Ultimamente s

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Parliamo di To Be Honest, l’app del momento che garantisce l’ anonimato e, quindi, tutte le tutele che da esso derivano per gli utenti.

Ultimamente si sa, internet è diventato territorio fertile per tutti coloro che si divertono a prendere di mira i più deboli. Chiamati “cyberbulli” o “leoni da tastiera”, sfruttano l’ anonimato consentito da alcune app per offendere il prossimo senza il rischio di essere individuati. In questo senso è divenuta significativa la storia di Ask.fm, social network molto diffuso tra i giovani, recentemente al centro della cronaca per alcuni episodi di cyberbullismo che hanno portato al suicidio dei ragazzi che ne erano vittima.

L’anonimato, dunque, viene considerato qualcosa di potenzialmente pericoloso sul web. Eppure da qualche giorno sugli Apple Store statunitensi è disponibile un app che sembra voler dimostrare esattamente il contrario. Si chiama To Be Honest (TBH) e sta letteralmente spopolando tra i giovani come noi.

Il bello di questa applicazione è che non c’è spazio per gli insulti e per i cyberbulli: TBH, infatti, propone soltanto quiz in positivo (es.“Chi è il più bravo a organizzare feste?” oppure “Chi sa ascoltare di più?”) tra coloro che si conoscono, offrendo per altro la possibilità di mantenere celata la propria identità.

L’anonimato, però, è solamente parziale poiché quando si viene scelti in un sondaggio si ricevono degli indizi sulla persona che ha espresso quel dato giudizio. Gli utenti possono inoltre creare nuovi quiz, ovviamente dopo aver approvato in prima persona la “non offensività” di quelli già esistenti.

Con oltre 150 quiz scambiati, To Be Honest sembra essere la risposta giusta ad app come This Crush, che offrono un territorio fertile per insulti gratuiti. L’anonimato può essere anche un gioco dunque, sta a noi maneggiarlo senza lasciare che si rompa.

#FacceCaso

Di Gabriele Scaglione

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