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Crowdfunding a scuola? Of course

Crowdfunding a scuola? Of course

Alternanza scuola-lavoro, progetti scolastici e molto altro. Ecco come possiamo sfruttare il crowdfunding in modo intelligente. Il Crowdfunding sbarc

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Alternanza scuola-lavoro, progetti scolastici e molto altro. Ecco come possiamo sfruttare il crowdfunding in modo intelligente.

Il Crowdfunding sbarca anche a scuola! L’innovativo sistema di raccolta fondi via internet sta letteralmente spopolando e a breve potrebbero usufruirne anche gli studenti. Il Liceo Scientifico Roiti di Ferrara, ad esempio, ha già comprato una stampante 3D grazie a 2000 euro raccolti da 65 finanziatori.

Il crowdfunding è diventato famoso grazie all’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che lo ha sfruttato per raccogliere fondi per la sua campagna elettorale. I finanziamenti vengono raccolti direttamente tra la gente “comune” (da qui il termine crowd), i quali alla fine ricevono anche una ricompensa direttamente proporzionale ai soldi donati (es. workshop o quote di minoranza).

Per quanto riguarda la scuola, esiste una piattaforma specializzata chiamata School Raising (QUI). Nata da un’idea di Guglielmo Apolloni, la piattaforma si occupa
di raccogliere fondi per finanziare progetti scolastici, corsi e percorsi educativi.

Tra questi ultimi c’è anche la famigerata Alternanza Scuola-lavoro.

Il Liceo Artistico Vivona di Roma, ad esempio, ha sfruttato il fenomeno della raccolta fondi online per trasformare la biblioteca scolastica in un Bibliopoint aperto a tutti, in cui i ragazzi potranno svolgere i propri stage stando a contatto con i cittadini.

Il progetto è partito ufficialmente lo scorso febbraio e fin qui è stato un successo. Esistono però altri modi per utilizzare il crowdfunding in ambito scolastico ed universitario. Ad esempio si potrebbero raccogliere fondi per aiutare gli studenti ad avviare una propria attività imprenditoriale.

“L’obbiettivo è creare una forte sinergia tra comunità scolastiche, aziende e collettività per offrire alle nuove generazioni un percorso di apprendimento dove la parola chiave sia innovazione, non tagli e sacrifici” ha detto Apolloni. Non potrebbe avere più ragione. D’altronde in un Paese in cui il governo non ci aiuta, se non ci diamo una mano tra di noi dove arriviamo?

#FacceCaso

Di Gabriele Scaglione

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