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MUSICA(L)MENTE: quando musica e testa vanno a braccetto

MUSICA(L)MENTE: quando musica e testa vanno a braccetto

Che la musica arrivi dritta al cuore lo sanno tutti ma non scordiamoci che prima passa dalla mente umana, con tutta una serie di implicazioni scientif

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Che la musica arrivi dritta al cuore lo sanno tutti ma non scordiamoci che prima passa dalla mente umana, con tutta una serie di implicazioni scientifiche.

Classico pranzo settimanale al MC con compagni di classe. In circa 5 minuti il panino lo avevo già finito accompagnata in sottofondo da un “vecchio” classicone pop ovvero “Right Round” dei Flo Rida. Roba di musica.

Mentre io canticchiavo un ragazzo che era di fronte a me ha detto “Se mettessero la musica classica questo panino lo finiresti trauma mezz’oretta” . In quel momento l’ultimo morso al mio BigMac mi attirava di più di quest’informazione ma poi dopo ci ho ripensato.

La musica influenza anche il nostro modo di mangiare, o meglio, questo viene influenzato dal ritmo della canzone che stiamo ascoltando, a ritmo veloce corrisponde un pasto consumato velocemente e quindi tempo e fame per comprare qualcos’altro. Ecco perché la musica ritmata è quella che prevalentemente troviamo in diffusione nei fast food.

Dopo aver scoperto ciò mi sono chiesta quanti e quali altri effetti possa comportare la musica sulla mente o addirittura sulla salute umana. Come si capisce dal nome, la musica è la colonna portante della “Musicoterapia” definita come “Uso terapeutico della musica per pazienti con problemi psichici o neurologici”.

Quando ascoltiamo una canzone essa viene elaborata da entrambi i sistemi celebrali e stimola il rilascio di dopamina, quest’ultima è chiamata comunemente “neurotrasmettitore della felicità” proprio perché è responsabile della sensazione di piacere.

Il nostro cervello elabora le emozioni che una determinata canzone ci trasmette e ci fa vedere tali emozioni riflesse nelle facce di chi ci circonda, questo è stato provato da un esperimento, ad esempio ascoltando musica allegra espressioni neutre venivano catalogate come felici.

La musica ha anche effetti sul cuore: alcuni medici l’hanno chiamata “Pace Maker naturale”, difatti il cuore adatta il suo battito (ovvio, relativamente) al ritmo della musica che stiamo ascoltando.

Ciò che maggiormente mi ha sorpreso è l’effetto che essa ha su coloro che subiscono le conseguenze di un ictus. Molti tra questi sono affetti da “neglect visivo” un disturbo che porta il paziente a non riuscire a rendersi conto di ciò che lo circonda a causa di una lesione celebrale, facendo ascoltare ai pazienti affetti da questo disturbo musica di loro gradimento esso va quasi del tutto ad estinguersi.

Ciò detto, mettiamo su una bella canzone. E basta…

#FacceCaso

Di Claudia Biasci

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