Tempo di lettura: 2 Minuti

L’istruzione è uguale per tutti (?): il dramma della scuola paritaria

L’istruzione è uguale per tutti (?): il dramma della scuola paritaria

Le famiglie hanno sempre meno risorse economiche per iscrivere i figli alla scuola paritaria: entra in scena il costo standard di sostenibilità. La m

Virus: ufficiale la chiusura delle scuole e delle università
Milano volta le spalle al Politecnico, rischio chiusura?
Chiusura Scuole e Istituti: quali giorni?

Le famiglie hanno sempre meno risorse economiche per iscrivere i figli alla scuola paritaria: entra in scena il costo standard di sostenibilità.

La mancanza dei sussidi finanziari è la causa della chiusura una grossa fetta del mondo legato alla scuola paritaria, convincendo sempre più famiglie a iscrivere i figli a un’altra scuola pubblica….quella statale.

Effettivamente, i dati parlano da soli: dall’anno scolastico 2010/11 a quello 2016/17 c’è stato un calo di 30.000 alunni in media all’anno nella paritaria, concomitante con la chiusura di 1183 scuole nel giro di questi sei anni. Proprio gli esponenti degli istituti a pagamento, per lo più di matrice cattolica, reclamano un aiuto da parte dello Stato, chiedendo una “soluzione” per mantenere viva la possibilità di scegliere il tipo di istruzione: in gioco c’è,
dicono, “il diritto delle famiglie di decidere lo stile di vita dei bambini senza discriminazioni economiche”.

Un primo sostegno, seppur morale, arriva dal ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli. “Il costo standard – dice – “è un lavoro che dobbiamo continuare a svolgere, un elemento che deriva da un dibattito vivo da molti anni”. Infine, aggiunge: “la Costituzione Italiana garantisce il diritto all’istruzione pubblica e su questo, il tema dell’attuazione della legge riguardo al pluralismo culturale è un elemento fondamentale”.

Altre parole di solidarietà giungono dall’assessore all’istruzione lombarda Valentina Aprea, che sollecita più autonomia e costi standard per la sua regione. Queste richieste di supporto sono giustificate dal fatto che, senza sostenere le famiglie con misure economiche, non si dà loro la possibilità di scelta sul tipo di educazione che vogliono attuare.

Tradotto: se perdono studenti, le scuole paritarie chiudono. Addirittura, c’è chi sente aria di complotto, come Monsignor Gaudino, che sostiene che “qualcuno crede di fare bingo facendo chiudere gli istituti”.
Una possibile soluzione da attuare, è il cosiddetto “patto formativo”, che se consegnato ai genitori, consentirebbe loro libera scelta indipendentemente dalle possibilità economiche.

Solo il tempo dirà se è un problema di natura finanziaria, o se davvero l’istituto paritario stia davvero
passando di moda….

#FacceCaso

Di Emanuele Caviglia

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0