La piattaforma ha generato nel terzo trimestre il primo utile della sua storia. E nonostante i ricavi in calo in borsa ha guadagnato il 9,68%. L’util
La piattaforma ha generato nel terzo trimestre il primo utile della sua storia. E nonostante i ricavi in calo in borsa ha guadagnato il 9,68%.
L’utile che appare come un miraggio, ma non certo segnale di crescita a livello di utenti.
I dati parlano di ricavi in calo del 4,2% a 590 milioni di dollari nell’ultimo trimestre. Allora perché Twitter dovrebbe essere felice? In primis perché anche le perdite sono in calo, scendendo a 21,1 milioni di dollari rispetto a 103 milioni dell’anno scorso.
E da qui anche un’importante aspettativa: passare il prossimo trimestre per la prima volta in nero. Con guadagni sopra le attese degli analisti, leggere aspettative positive ecco che il titolo vola del 9,68%, dati importanti.
Certo, in negativo potrebbe incidere la dichiarazione del Ceo e fondatore Jack Dorsey, che ha ammesso di aver gonfiato per “errore” il numero degli utenti negli ultimi tre anni. E se da una parte le proiezioni vedono 1-2 milioni di utenti in meno degli ultimi tre trimesti, quelli attivi sono cresciuti del 4%.
Ogni giorno invece quelli attivi sono cresciuti del 14%, dato in crescita a due cifre per il quarto trimestre consecutivo. Cosa ha garantito questi dati? Da una parte le innovazioni apportate al format, sempre più incentrato su contenuti media come video e foto, dall’altro l’utilizzo di Donald Trump come canale di comunicazione della sua presidenza.
Il problema però permane sempre nei ricavi pubblicitari, troppo inferiori rispetto a Google Inc. e Facebook Inc. di Alphabet Inc. anche qui una crescita del 6% rispetto l’anno precedente, ma non tanto da far tirare un sospiro di sollievo effettivo.
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