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Doppio lavoro: prof furbetti colti in flagrante a Bologna

Doppio lavoro: prof furbetti colti in flagrante a Bologna

Per legge "i dipendenti pubblici non possono svolgere incarichi retribuiti non autorizzati dall'amministrazione di appartenenza". #FacceCaso. La Cort

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Per legge “i dipendenti pubblici non possono svolgere incarichi retribuiti non autorizzati dall’amministrazione di appartenenza”. #FacceCaso.

La Corte dei conti regionale condanna i docenti dell’Università di Bologna per il doppio lavoro. Chi ha svolto attività da libero-professionista in situazioni di incompatibilità e senza autorizzazione, dovrà pagare un risarcimento in denaro.

Un docente risarcirà 126mila euro, l’altro 64mila.

Per il primo i giudici hanno valutato che “non abbia fatto alcuna comunicazione all’Università sulla titolarità della ditta e l’attività svolta in regime di partita Iva”, proseguita almeno fino a marzo 2016.

Per legge “i dipendenti pubblici non possono svolgere incarichi retribuiti non autorizzati dall’amministrazione di appartenenza”.

Nel secondo caso, quello del professore associato dal 2001, i Giudici hanno considerato prescritto “il diritto al risarcimento per i redditi percepiti prima del 2011”.

Il docente, pur responsabile “per il danno arrecato all’Università a causa dello svolgimento di attivita’ professionale in regime di incompatibilità”, dovrà risarcire 64mila euro.

#FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani

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