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Super medici di Torino: laureati i primi sette studenti del corso sperimentale

Super medici di Torino: laureati i primi sette studenti del corso sperimentale

I sette neodottori in Medicina sperimentale del programma “Md/PhD” sono autori di numerosi articoli scientifici su riviste di prestigio in campo medic

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I sette neodottori in Medicina sperimentale del programma “Md/PhD” sono autori di numerosi articoli scientifici su riviste di prestigio in campo medico. #FacceCaso.

Hai mai sentito parlare dei super medici? Si tratta di 7 ragazzi che si sono laureati ieri a Torino facenti parte del programma sperimentale lanciato dall’Università.

Gli studenti, che hanno iniziato il percorso tradizionale di Medicina nel 2012, in questi anni hanno svolto attività di ricerca che gli hanno permesso di ottenere, oltre alla laurea, anche il dottorato.

I sette neodottori in Medicina sperimentale del programma “Md/PhD” sono autori di numerosi articoli scientifici su riviste di prestigio in campo medico:

“Oggi hanno presentato il loro lavoro di ricerca che ha contribuito in maniera rilevante all’innovazione nel campo della biomedicina, dalle malattie cardiovascolari a quelle infettive, dalle malattie neuromuscolari all’oncologia”. Spiegano dall’ateneo.

In Italia si tratta di una novità assoluta.

“Il programma è stato attivato per la prima volta nel 2012 ed è un percorso aggiuntivo di eccellenza della Scuola di Medicina che prepara i futuri medici a lavorare sia in campo clinico sia nella ricerca sperimentale”.

L’esclusiva scuola di Medicina a Torino, offre ai “super medici” l’esenzione dal pagamento delle tasse universitarie e l’ospitalità nelle residenze universitarie. Forniti inoltre borse di studio e finanziamenti per lo svolgimento di progetti di ricerca all’estero.

Il percorso formativo inizia dal secondo anno di Medicina e consiste nella frequenza di tre corsi tra quelli proposti e nella preparazione di una tesi sperimentale correlata.

“I corsi sono soprattutto pratici. Consistono in lunghi periodi di frequenza e addestramento alla ricerca nei laboratori e nei reparti”. Raccontano i responsabili.

#FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani

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