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Nuovi concorsi in arrivo per gli aspiranti insegnanti!

Nuovi concorsi in arrivo per gli aspiranti insegnanti!

Entro il 2018 saranno banditi tre nuovi concorsi per insegnare nelle medie e superiori, per gli abilitati, coloro che si trovano in terza fascia e i n

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Entro il 2018 saranno banditi tre nuovi concorsi per insegnare nelle medie e superiori, per gli abilitati, coloro che si trovano in terza fascia e i neo-laureati. Il rischio di un flop è però dietro l’angolo.

Si stanno per aprire nuove importanti possibilità per i candidati professori alle medie e superiori. Ad annunciarlo è il Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli che durante la Conferenza Programmatica del Pd ha anticipato la volontà di indire tre nuovi concorsi entro il 2018.

“Facciamo un concorso nel 2017 e anticipiamo il concorso del 2018: invece di farlo alla fine, lo facciamo all’inizio del 2018 perché vogliamo superare il precariato”.

I concorsi a cui la Fedeli fa riferimento sono diversi per grado, modalità e soggetti partecipanti. Tutti accomunati dalla necessità di rinnovare la classe docente, creare nuovi posti di lavoro e riempire le cattedre vacanti.

I tre concorsi

  • Abilitati: per chi è già abilitato all’insegnamento basterà un colloquio in quanto già in possesso di tutti i requisiti formali e sostanziali per insegnare. Si tratta essenzialmente di chi non è in passato riuscito ad entrare nelle graduatorie o chi è rimasto fuori dai bandi per via del numero chiuso.
  • Terza fascia: un vero e proprio concorso per chi pratica la professione già da almeno tre anni; un orale e uno scritto. Candidati saranno coloro che non sono abilitati ma insegnano ugualmente grazie alle graduatorie interne ai singoli istituti.
  • Neo-laureati: per i più giovani, quelli che ancora tentano la strada dell’insegnamento, è previsto un concorso fatto di due prove scritte e di un orale. Superate, i vincitori potranno accedere al periodo di formazione universitaria per poi passare all’insegnamento scolastico vero e proprio.

Se da una parte ai tre concorsi sottendono motivi di tutto rispetto, quali la lotta al precariato e il rafforzamento del sistema didattico, non è detto però, come sostengono in molti, che la “raffica” di concorsi sia la strada giusta.

I tre concorsi, che si presume saranno molto ravvicinati (non sappiamo ancora quando) rischiano di creare false speranze.
Il sistema scolastico italiano, infatti, pur avendo bisogno di nuovi insegnanti, non ha però i mezzi per assicurarne la stabilità, rischiando così di aggravare il problema. Altri precari ed insegnanti sballottati dal Sud al Nord, costretti ad accettare per poter sopravvivere con stipendi ignobili.

#FacceCaso

Di Lorenzo Maria Lucarelli

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