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Falsi insegnanti, cattedre pilotate e il solito scandalo per noi studenti

Falsi insegnanti, cattedre pilotate e il solito scandalo per noi studenti

33 falsi insegnanti calabresi sospesi dalla carica per il loro diploma fake. Un problema non da poco che ha colpito i ragazzi portatori di handicap.

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33 falsi insegnanti calabresi sospesi dalla carica per il loro diploma fake. Un problema non da poco che ha colpito i ragazzi portatori di handicap.

Non avevano i requisiti per insegnare, a maggior ragione neanche quelli per“sostenere” gli alunni portatori di handicap.
Come si suol dire, non tutte le ciambelle escono col buco, perciò sono stati colti in flagrante: 33 ” falsi insegnanti ” sono stati sospesi dal servizio per aver falsificato il diploma con cui avrebbero potuto lavorare negli istituti.

Il blitz è partito da una denuncia, nel 2016, del Provveditorato scolastico alla procura della Repubblica.
Gli incriminati erano entrati ‘in punta di piedi’ senza che nessuno se ne accorgesse: il funzionario che aveva sempre gestito le graduatorie era andato in pensione, dunque era impossibile rendersi conto dell’inganno.

Purtroppo per loro, però, non avevano fatto i conti con la meticolosità del nuovo arrivato, che mettendo gli occhi sulla documentazione del ‘teachers ranking’, si è reso conto che qualcosa non quadrava: i diplomi di abilitazione provenivano da istituti magistrali e da una scuola paritaria in provincia di Cosenza mai frequentate dai falsi insegnanti. Perciò, volendo vederci chiaro, ha informato le autorità competenti che hanno smascherato i colpevoli.
26 donne e 7 uomini per l’esattezza.

Con questo stratagemma moltissimi insegnanti si sono stanziati ingiustamente in istituti di tutta la penisola italiana, grazie anche all’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento, e in quelle d’istituto; i più fortunati sono perfino riusciti a rimanere nella loro terra natìa.
L’ultimo interrogativo da chiarire, però, è scoprire come i 33 trentin… ehm, calabresi, siano riusciti a falsificare i documenti.

I carabinieri di Cosenza stavolta potrebbero aver fatto davvero una pesca grossa: nelle ultime ore sta prendendo corpo l’ipotesi di una grande organizzazione su tutto il territorio nazionale, che clona e falsifica le certificazioni: qualcosa che va molto oltre la semplice scoperta dell’inganno. Che si tratti del vecchio caso di due piccioni con una fava?

#FacceCaso

Di Emanuele Caviglia

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