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Disabilità e come sconfiggerla. La storia di Eloisa, laureata disabile con lode

Disabilità e come sconfiggerla. La storia di Eloisa, laureata disabile con lode

La storia di Eloisa Giachino, dottoressa in Scienze dell'Educazione all'UniVda.   Chiamarla favola sarebbe riduttivo. Anche perché spesso nel

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La storia di Eloisa Giachino, dottoressa in Scienze dell’Educazione all’UniVda.

 

Chiamarla favola sarebbe riduttivo. Anche perché spesso nelle favole i sogni rimangono tali senza diventare realtà. Per realizzarli infatti, ci vuole tanto coraggio e determinazione. Ancor di più se sei una ragazza con un handicap da quando sei nata. La storia di Eloisa Giachino di Chatilon, è un esempio di come si possa riuscire a essere più forti di qualsiasi impedimento fisico. Una ragazza che ha lottato duramente, riuscendo a laurearsi con il massimo dei voti in scienze dell’educazione nell’Università della Val d’Aosta. E la sua tesi, ha avuto come argomento proprio la sua condizione di disabile.

La grande forza di volontà spiega solo in parte il suo successo. Dietro la sua storia, infatti c’è anche il grande desiderio di indipendenza che Eloisa ha sentito dentro sé, senza considerarsi una ragazza diversa dalle altre. Terminato il liceo, ha scelto di continuare gli studi anche per trovare un lavoro che le permettesse di essere autonoma.

E nel suo difficile percorso, l’università della sua città non si è mostrata affatto indifferente, facilitandole la vita da studentessa. L’ateneo infatti le ha affiancato un tutor durante tutto il percorso di studi, oltre a creare percorsi alternativi per la sua carrozzina.

Ma nonostante i passi in avanti, spiega Eloisa, la strada da fare per una piena integrazione dei disabili negli atenei è ancora molta.

“Le opportunità non sono del tutto paritarie a quelle delle persone senza disabilità. Per esempio nella scelta di un percorso universitario in una città lontana da casa, la persona con disabilità e la sua famiglia si possono sentire da sole, inadeguate nel dover gestire, per alcuni anni, i molteplici assetti logistici. Il rischio è l’abbandono degli studi.”

Parallelamente ai suoi studi, Eloisa ha iniziato ad avvicinarsi al mondo del teatro grazie all’associazione Monelli dell’Arte. E l’impatto è stato positivo.

“Mi sono sentita accolta in quanto tutti si sforzano di trovare le modalità per farmi partecipare attivamente all’azione scenica, nonostante le mie quattro ruote e la mia disartria.”

           Anche se lei, quel nonostante, non lo hai mai vissuto come un peso.

#FacceCaso

Di Luca Pennacchia

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