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Diventare una sentinella della legalità a scuola grazie al progetto della Luiss

Diventare una sentinella della legalità a scuola grazie al progetto della Luiss

Università e legalità, alla Luiss un progetto per i giovani. A scuola di legalità. Per dire no alla mafia. E farlo a partire dai banchi di scuola,

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Università e legalità, alla Luiss un progetto per i giovani.

A scuola di legalità. Per dire no alla mafia. E farlo a partire dai banchi di scuola, può essere un’arma potente contro l’indifferenza. E’ questo l’obiettivo della iniziativa organizzata dalla Luiss, Anac, CSM insieme al Ministero dell’Istruzione. Coinvolti 60 studenti universitari “tutor della legalità”in 21 scuole italiane della Penisola. Il progetto che prenderà avvio a febbraio 2018, è articolato in una serie di incontri con i protagonisti del mondo dell’anticorruzione.

D’altronde la battaglia contro la mafia deve essere prima di tutto culturale, e sensibilizzare i giovani al tema della legalità può dare una grossa mano alla sua definitiva sconfitta. Saranno loro infatti, i politici e i giudici del domani, che non dovranno scendere a patti con il potere mafioso.

“L’alleanza tra scuola, università e magistratura, può e deve funzionare di più ha osservato il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnigni. Insieme ha aggiunto, aiutano a far crescere la consapevolezza che viviamo in un tornante della storia da cui o si riparte dalla formazione dei giovani oppure i rischi che corriamo sono molto elevati”.

Bisogna essere consapevoli che la scuola deve rivestire dunque un ruolo sempre più centrale nella diffusione della cultura delle legalità. E’ proprio a scuola che i ragazzi vengono a contatto con le prime regole, imparando a essere cittadini con obblighi e doveri. Già nel 2017 l’università di Roma aveva lanciato un primo progetto con gli studenti come “insegnanti” della legalità, e sulla scia di quell’iniziativa ha deciso di ampliarlo. E i ragazzi hanno hanno apprezzato.

“I nostri studenti ha detto Paola Severino , rettore della Luiss, hanno accolto con grande entusiasmo questa iniziativa. Avranno l’occasione di riflettere sui concetti di cittadinanza attiva, giustizia e responsabilità individuale, acquisire consapevolezza su come promuovere i cambiamenti sociali attraverso azioni concrete e costruire con gli allievi delle scuole una cultura della legalità”.

Lo stesso rettore ha consegnato ai dottorandi più meritevoli le borse di studio dell’associazione “Amici della Luiss”, spiegando che il merito e la legalità vanno di pari passo. Ci auguriamo che questa bella iniziativa possa essere replicata anche in università pubbliche.

#FacceCaso

Di Luca Pennacchia

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