Quando vedete che i vostri vecchi iPhone sembrano funzionare meno all’improvviso. Quando pensate che sia l’azienda di Cupertino a farlo apposta. Beh a
Quando vedete che i vostri vecchi iPhone sembrano funzionare meno all’improvviso. Quando pensate che sia l’azienda di Cupertino a farlo apposta. Beh avete ragione.
Una delle più grandi ipotesi di complotto mai ordite negli ultimi anni è finalmente confermata. È vero, Apple rallenta i vecchi iPhone, ma come la stessa dice, lo fa a fin di bene.
Vengono volutamente rallentati quindi i dispositivi un po’ datati, non è solo una percezione che non vada più come prima. Nessuna usura reale, ma concretamente è la famosa “obsolescenza programmmata”.
Non solo colpa quindi di spazio esaurito, incidenti, batteria o quanto altro, colpa della stessa Apple che ha dovuto rispondere alle accuse mosse in queste ore sui social.
Rendere un prodotto vecchio entro un certo periodo, in modo da invogliarti a comprare il top di gamma, è strategia tipica delle aziende tecnologiche, ma finora nessuno aveva trovato prove concrete. Poi è emersa una discussione su Facebook, ripresa e approfondita da John Poole, fondatore di Geekbench, che monitora le performance dei prodotti elettronici di consumo.
Qui l’accusa secondo cui Cupertino abbasserebbe le performance della Cpu o dei processori dopo che le batterie avevano raggiunto un certo numero di cicli di ricarica. A questo punto la risposta di Apple ha paradossalmente confermato tutto quanto. In questa misura sono colpiti maggiormente gli iPhone 6, 6s e anche i 7 in certi casi.
Due aggiornamenti sono stati determinanti per operare ciò: iOS 10.2.1. e 11.2.0. Lo spegnimento improvviso dei cellulari tra le prime conseguenze.
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