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Mamme e papà sui social: niente foto dei figli minorenni

Mamme e papà sui social: niente foto dei figli minorenni

L’articolo 96 della legge sul diritto d’autore prevede infatti che il ritratto di una persona non possa essere esposto senza il suo consenso, salve ec

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L’articolo 96 della legge sul diritto d’autore prevede infatti che il ritratto di una persona non possa essere esposto senza il suo consenso, salve eccezioni. #FacceCaso.

Mamme e papà, state attenti a come usate i social network. Stando ad un’ordinanza del Tribunale di Roma del 23 dicembre 2017, chi pubblica le fotografie dei propri figli minorenni è a rischio multa.

Non solo il giudice può ordinare la rimozione delle immagini dei minori postate su Facebook e altri social, ma può decidere anche il pagamento di una somma di denaro in favore dei figli danneggiati.

Tutto è partito dal caso di un sedicenne che ha chiesto di venire tutelato contro la madre che postava sul web foto e commenti su di lui. Il giudice ha stabilito che la donna non potrà più farlo pena una sanzione di 10mila euro.

L’articolo 96 della legge sul diritto d’autore prevede infatti che il ritratto di una persona non possa essere esposto senza il suo consenso, salve eccezioni.

Come se non bastasse, i minori godono di una tutela rafforzata data dall’articolo 16 della Convenzione sui diritti del fanciullo approvata nel 1989.

Non è una novità che la questione social faccia scalpore. Di recente, una sentenza del Tribunale di Mantova ha stabilito che i genitori possono postare foto dei propri figli solo in presenza del consenso di entrambi.

Nel caso in questione un papà di due bimbi aveva presentato ricorso contro l’ex moglie chiedendo al giudice di rivedere le condizioni regolanti i rapporti genitori/figli.

La mamma postava infatti spesso foto dei bimbi sui social. “comportamento questo che integra violazione della tutela dell’immagine”. Ha scritto il Tribunale di Mantova.

“Nessun fanciullo sarà oggetto di interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nel suo domicilio o nella sua corrispondenza e neppure di affronti illegali al suo onore e alla sua reputazione”.

Inoltre “il fanciullo ha diritto alla protezione della legge contro tali interferenze o tali affronti”.

#FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani

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