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Grasso ci spiazza con la proposta di un’Università gratis per tutti. Si può fare?

Grasso ci spiazza con la proposta di un’Università gratis per tutti. Si può fare?

A 50 anni dal ‘68, arriva da parte di uno dei partiti in corsa per le elezioni di Marzo una proposta che ha le sue radici in quelle giornate di manife

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A 50 anni dal ‘68, arriva da parte di uno dei partiti in corsa per le elezioni di Marzo una proposta che ha le sue radici in quelle giornate di manifestazioni e contestazioni: università gratis per tutti. Lo ha proposto Pietro Grasso, leader di Liberi e Uguali all’assemblea del suo partito.

Esistono Paesi in cui le tasse universitarie ammontano a zero. Il più vicino è la Germania, in cui qualsiasi studente, comunitario o non, è esentato da ogni pagamento. Solo in alcuni lander chi va fuori corso è costretto a pagare una tassa.

    • Nei paesi scandinavi invece l’università è gratis per tutti i cittadini che appartengono all’Unione Europea. Gli altri pagano una cifra che varia da Ateneo ad Ateneo.
    • In Danimarca per esempio i costi possono arrivare fino a 16 mila euro l’anno per gli studenti extra-comunitari.
    • Invece in Austria i ragazzi cittadini di paesi al di fuori dell’Unione pagano 700 euro a semestre.
    • In Repubblica Ceca non ci sono tasse universitarie, a patto che si rispettino i tempi e si completino i corsi in lingua ceca.
    • In Grecia, invece, si paga solo la magistrale.
    • Invece il Paese con le tasse più alte è l’Inghilterra, che raggiunge a volte i 10.000 euro l’anno.  

Ma qual è la situazione in Italia? Grazie alla no-tax area, molti studenti con un Isee inferiore ai 13.000 euro l’anno sono esclusi dal pagamento delle tasse, che però raggiungono i 1.200 euro l’anno e salgono da anni ormai costantemente. In questo quadro si è inserita la proposta di Pietro Grasso che ha proposto un’università stile Germania ed ha dato il via ad una discussione che raccoglie pareri da tutte le parti politiche.

-Come farlo?-

I soldi, a cercarli, ci sono: se si conta che gli 80 euro di Renzi sono costati 9 miliardi di euro alle casse della Stato, e se si considera che la proposta di Pietro Grasso costerebbe 1,6 miliardi di euro, l’operazione non è improponibile. I soldi si potrebbero prendere dalle tasse sui redditi di lusso: per dirla in modo molto semplicistico: tassando di più i 100 uomini più ricchi d’Italia si potrebbe finanziare l’università gratuita senza problemi.

Naturalmente la fiscalità non funziona ad personam, ma l’idea è di questo tipo.

#FacceCaso

Di Alessandro Luna

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