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Le confessioni di alcuni dipendenti di Twitter

Le confessioni di alcuni dipendenti di Twitter

Con le telecamere nascoste la testata Project Veritas ha raccolto confessioni di dipendenti. E trapelano cose preoccupanti… I dipendenti di Twitter d

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Con le telecamere nascoste la testata Project Veritas ha raccolto confessioni di dipendenti. E trapelano cose preoccupanti…

I dipendenti di Twitter dalla lingua lunga si sono fatti sfuggire notizie molto interessanti sulla società per cui lavorano.
Project Veritas è un sito guidato dal 34enne James O’Keefe, attivista americano conservatore famoso per le sue inchieste “dirompenti”.

Tema spesso è stato quello della manipolazione dei materiali digitali e del trattamento dei dati, come in questo che vi stiamo raccontando.
Alcuni dipendenti di cariche medio alte, credendo di poter parlare liberamente, hanno rivelato verità celate sul social del cinguettio. Addirittura si parla delle chat private degli utenti, dei dettagli, le foto, tutte le nostre informazioni in mano loro.

Clay Haynes, senior network security engineer, avrebbe detto in un bar: “C’è un team di tre o quattrocento persone dedicato a questo”. Un altro prosegue: “Non siamo inquietanti come Facebook e Google, ma sappiamo parecchie cose”.
Si parla di notizie specifiche, tutta la vita virtuale e non di un utente, materiale utile a fini pubblicitari, ad avere info preziose sulle persone, o chissà per cos altro…

Si entra perfino quindi nei messaggi privati, nei video, le foto, tutto scandagliato indisturbatamente, oltre le necessità.
Project Veritas muove in primis l’accusa di utilizzo per spot pubblicitari più efficaci, per manometterci nell’interno. Ma questo Grande Fratello social potrebbe essere molto peggio.
“Tutto o quasi resta sui nostri server, comprese le cose più compromettenti”. E se così è Twitter, non osiamo immaginare Google, Facebook, Whatsapp!

#FacceCaso

Di Umberto Scifoni

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