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Prove invalsi: nel segno del 3

Prove invalsi: nel segno del 3

Ecco le novità sullo svolgimento del test temutissimo dagli studenti. Le prove invalsi di quest'anno e quello che sappiamo. Nel segno del 3. Non è l'

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Ecco le novità sullo svolgimento del test temutissimo dagli studenti. Le prove invalsi di quest’anno e quello che sappiamo.

Nel segno del 3. Non è l’allegorica simbologia della Divina Commedia dantesca, ma il modo in cui verrà rivoluzionato il sistema delle prove invalsi ( per i ragazzi di TERZA media ) a partire da quest’anno.
Scopriamo insieme i suoi cambiamenti. In primo luogo, per l’esTREma gioia degli studenti, la temuta prova non farà più media con gli altri esami, ma sarà indice solo della preparazione delle singole scuole. Infatti il Miur ha già fissato le date tra il 4 e il 21 aprile per lo svolgimento della prova. Inoltre non riguarderà più solo italiano e matematica, ma a loro si aggiungerà anche inglese ( andando ancora a formare l’allegorico tre ).

L’altra novità delle prove invalsi, la terza, forse la più importante, è il modus operandi con cui gli studenti faranno la prova. Non più su carta, ma su un computer collegato ad Internet.
Per quanto riguarda questo, però, c’è un piccolo problema. Quanti computer sono collegati a internet nelle scuole italiane? I dati constatati dal Miur affermano che solo il 47% può contare su una connessione adeguata. Il rischio infatti è ciò divento l’incubo organizzativo, la bestia nera, di tutti i presidi scolastici.

La “vede brutta” anche Mario Rusconi, presidente della Anp, ( Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità ) che afferma: “La mia sensazione è che ci saranno molte difficoltà a mettere in moto la macchina informatica. Non tutte le scuole hanno strumentazioni in grado di supportare gli impegni che si sbandierano.” A ciò si aggiunge il fatto che solo il 48% delle scuole dispone interamente di apparecchiature, poco più della metà delle aule risultano cablate, e nemmeno i laboratori lo sono al 100%.

Per questa serie di motivi le prove non potranno più avvenire nello stesso giorno e alla stessa ora per tutti gli studenti delle scuole italiane, e di conseguenza non potendo più essere uguali saranno costrette a cambiare di alunno in alunno.

Sarà discrezione degli istituti decidere come spalmare le prove sulla base del rapporto del numero di studenti e di computer a disposizione.

Il pericolo però è sempre dietro l’angolo, e questa nuova modalità potrebbe far sorgere diverse proteste: tra docenti e presidi si teme il famigerato boicottaggio in quanto gli studenti, per il fatto che non siano più uguali per tutti, possano contestarne scopo e validità.
Ad ogni modo, questa è senza dubbio una riforma all’insegna del numero tre.
E voi che dite, est TRÈs bien?

#FacceCaso

Di Emanuele Caviglia

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