Tempo di lettura: 1 Minuti

È San Valentino! Ecco i pro e i contro secondo FacceCaso

È San Valentino! Ecco i pro e i contro secondo FacceCaso

Anche quest’anno è arrivato l’attesissimo (?) giorno di San Valentino. La festa degli innamorati ogni 14 febbraio divide il mondo tra favorevoli e con

“Amorino”, “cucciolino” ecco cosa vuol dire usare nomignoli nella vostra relazione!
San Valentino con il Covid? Niente panico, ecco qualche bella idea!
50 anni da Woodstock: “Protagonista fu il pubblico”

Anche quest’anno è arrivato l’attesissimo (?) giorno di San Valentino. La festa degli innamorati ogni 14 febbraio divide il mondo tra favorevoli e contrari. Allora anche noi ci siamo divisi!

Aaaah San Valentino! L’amore nell’aria, le coppiette che si guardano con gli occhi a cuoricino… e un sacco di forzatura in una festa dove l’imperativo è SPENDERE.
Pochi sapranno che questa festa ha un connubio di radici pagane e cristiane. Pagane perché essa viene celebrata come giorno dell’amore vero in contrasto con i Lupercalia, antica festa pagana che il 15 febbraio dava inizio all’eros sfrenato.

Cristiana perché ovviamente San Valentino è stato in primis un vescovo martire romano.

Senza dilungarci troppo nelle sue origini, andiamo al succo della questione. Scimmiottiamo un epico Carlo Verdone nella scena finale di “Gallo cedrone”. “A voi sta festa, ve piace o nun ve piace? Ci serve o non ci serve?” Perché non si è ancora pienamente capito. In molti la reputano una festa dolce, sentimentale, necessaria per sopperire a un’arida quotidianità. Molti altri invece la ritengono la festa commerciale per eccellenza, volta a muovere solamente soldi con l’acquisto di pacchianate, fiori e cene strapagate.

Probabilmente la verità, come in quasi tutte le cose, sta nel mezzo.

Però anche noi della redazione di FacceCaso vogliamo esprimere qualche opinione, definendo i pro e i contro attraverso la voce mia, quindi di un maschietto e di due ragazze, una studentessa fuorisede e l’altra che gioca in casa (attenzione però alle inversioni di situazione!), le nostre meravigliose redattrici Francesca e Benedetta. Ecco a voi!

PRO

Umberto: Di base non sono molto favorevole al concetto stesso di San Valentino, però da fidanzato qualche nota positiva riesco a coglierla. Senza essere per forza romanticoni, nel caso in cui ci si trovi veramente innamorati, questa si presenta come l’occasione per dedicarsi veramente alla propria metà. Una carineria in più magari, un pensierino o un fiore gradito. Poi se si è di buon appetito, e questo è il mio caso, è pur sempre un ottimo pretesto per andare a mangiar fuori qualcosa di buono! L’amore ( e la pancia ) trionfa sempre.

Francesca: Tubo Baci Perugina + cena fuori = 5 Kg. Se proprio dovessi trovare una gioia in questo San Valentino, è che almeno manterrò la linea. Hai presente quante calorie contiene un Bacio Perugina al cioccolato bianco? Oggi, prima di addentare uno dei cioccolatini ipercalorici che riceverai dal tuo fidanzato, pensa a quanti sacrifici buttati hai fatto per la tua dieta. Pensa alla cellulite. Pensa ai brufoli. Poi se hai ancora il coraggio, fatti fuori tutti i Baci Perugina.

Benedetta: Premessa. Io tecnicamente sarei una studentessa fuorisede, ma non sono esattamente come gli altri. Di solito l’università divide le relazioni, in questo caso l’ha creata. Il mio ragazzo vive nella mia stessa città, il che non fa di me una perfetta fuorisede. Fine premessa. Casa sua è a dieci minuti da casa mia, posso chiamarlo o semplicemente fiondarmi da lui. Organizzare San Valentino è semplice, con un messaggio del tipo: “Amore, vuoi fare qualcosa mercoledì?” Volete sapere qual è stata la mia risposta? Beh precisamente “Ma perché che è mercoledì?”. Siamo una coppia poco tradizionale.

CONTRO

Umberto: In generale potrei dirmi di trovarmi molto più in questa categoria, reputandola una giornata mascherata a festa che non solo divide la società per un giorno in due categorie (single e coppie), ma ha dietro pure molta ipocrisia. In un contesto del genere infatti emerge più una forzatura nei fidanzati, che si trovano quasi come un obbligo sociale e fare qualcosa di particolare. Ma quando si sta insieme non ci deve essere per forza un’imposizione dall’alto, ogni momento può diventare quello speciale.

Francesca: In qualità di studente “in sede” non dovrei avere problemi di treni/macchine/aerei. La normalità vorrebbe che il mio ragazzo si trovasse al massimo a quattro isolati da casa mia. La verità è che ci dividono la bellezza di 627 km. San Valentino cade il 14 febbraio. Febbraio chiama la sessione invernale, la sessione invernale chiama gli arresti domiciliari.

Andrea (il santo che mi sopporta da due anni), lavora a Vibo Valentia, uno di quei posti che se non sei calabrese, nemmeno sai dove sta sulla cartina geografica. Io sto studiando per un esame e oggi non potrò muovermi dalla sedia. Questo San Valentino lo trascorreremo su Skype contando le ore che ci separano dal weekend, quando finalmente ci vedremo di nuovo. Fondamentalmente a me di San Valentino non importa un fico secco. Oggi, quando vedrò le coppiette sbaciucchiarsi per strada o andare in giro mano nella mano, rosicherò più del solito solo perché il mio “Valentino” non è qui con me. Poteva essere qualunque giorno dell’anno, mi manca cavolo. Mi manca sempre tantissimo.

Benedetta: I momenti peggiori sono quelli in cui io torno a casa, a Natale lontani, d’estate fare avanti indietro. Viaggi in pullman e vacanze insieme sono gli unici modi per vederci, a meno che io non rimanga a Roma anche d’estate ma beh, Roma d’agosto non è proprio il massimo. E poi, chissà dove sarò fra qualche tempo, d’altronde sono qui per studiare. Ma come mi piace dire, è un problema di me futura.

Insomma eccoci qui, una serie di opinioni a volte discordanti, altre simili, tutto frutto di tre modi di vivere e interpretare la “festa” diversi da loro. Oggi è San Valentino, noi c’abbiamo fatto caso così. E voi come la pensate su questo coccolosissimo giorno?

#FacceCaso

Di Umberto Scifoni, Francesca Romana Veriani e Benedetta Erasmo

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0