Hai mai pensato di diventare ricco diffondendo bugie e falsità create per fini politici, economici o perché no, entrambi? #FacceCaso. Wikipedia mi su
Hai mai pensato di diventare ricco diffondendo bugie e falsità create per fini politici, economici o perché no, entrambi? #FacceCaso.
Wikipedia mi suggerisce che la Fake News, letteralmente, è una di quelle notizie inventate, ingannevoli o che raccontano una realtà distorta.
Che senso ha diffondere in rete delle bufale con l’intento di disinformare? Questo è uno dei quesiti moderni al quale è difficile trovare una risposta. Quel che è certo è che con lo sviluppo dei social media, oltre all’aumentare della diffusione delle notizie, sono cresciute esponenzialmente anche le notizie false.
Probabilmente, una delle risposte più quotate, è fare i soldi. Hai mai pensato di diventare ricco diffondendo bugie e falsità create per fini politici, economici o perché no, entrambi?
Magari tu no perché non hai una mente così diabolica. L’Università di Cambridge sì. Questa, ti giuro, non è una Fake News. Qualche giorno fa l’ateneo ha creato il videogame Bad News offrendo corsi per diventare esperto in materia di bufale.
-Di che si tratta?-
Un semplice gioco online con l’intento di ottenere il maggior seguito possibile creando e condividendo sui social notizie inventate, ma credibili, verosimili come i Promessi Sposi.
I vertici del Social Decision Making Lab dell’ateneo, sono convinti che il gioco permetterà di conoscere tutti i segreti delle fake news fornendo agli utenti la formazione necessaria per evitarle e non cadere nella trappola.
Il nobile intento del gioco è infatti quello di formare utenti consapevoli in grado di proteggersi dai pericolosi effetti delle notizie farlocche.
-Il gioco-
Lo scopo è collezionare il maggior numero di follower condividendo notizie false stando attenti a non perdere di credibilità.
Per vincere dovrai metterti alla prova e superare sei diversi livelli. Al termine della prova la tua coscienza verrà sottoposta ad una serie di quesiti. Ti senti soddisfatto o in colpa per aver diffuso un’informazione falsa?
Non c’è il rischio di prenderci gusto. Il gioco resterà online solo per sei mesi. Giusto il tempo di analizzare i comportamenti dei giocatori e valutare miglioramenti nella loro capacità di riconoscere le notizie false.
Speriamo che questo tentativo di “salvare gli utenti dalle bufale” non sforni altri untori della disinformazione
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