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Alla scoperta del mondo delle supplenze

Alla scoperta del mondo delle supplenze

Tempi, soldi e importanza delle supplenze brevi. Sarà bistrattato, sottovalutato, e forse anche un po' snobbato. Ma alla fine il ruolo delle supplenz

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Tempi, soldi e importanza delle supplenze brevi.

Sarà bistrattato, sottovalutato, e forse anche un po’ snobbato. Ma alla fine il ruolo delle supplenze è molto più importante di quanto si pensi: questi professori consentono il regolare svolgimento delle lezioni senza il rischio di dover fermare il tanto nominato programma ministeriale. In fondo sono un po’ come le riserve nel mondo del calcio, senza di loro non si potrebbe sopperire agli infortunio dei loro compagni.

Le supplenze si suddividono in annuali e brevi, (ovvero che subentrano a stagione in corso a seguito di un’impossibilità della titolare, e rimangono in carica da alcune settimane a pochi mesi) e in Italia ci sono ben 80.000 “seconde linee” di questo tipo, che ogni anno si augurano di avere l’agognato posto annuale; naturalmente le due paghe differiscono sia riguardo al tempo ma anche al tipo di scuola .

Ecco cosa ci dicono i dati, qui vengono indicati i seguenti compensi minimi (per l’anzianità di servizio inferiore a 8 anni).

-Supplenze annuali-

  • Insegnante della scuola dell’infanzia e primaria: 20.000 euro
  • Insegnante della scuola secondaria (1 e 2 grado): 21.693,22 euro

Per quanto riguarda le supplenze brevi, invece, vengono considerate solamente le ore di lavoro effettivamente svolte.
Nella scuola dell’infanzia si parte da un compenso di 265 euro ogni 4 ore, così via di seguito. Nella scuola primaria le stesse ore vengono retribuite a 279, mentre per le secondarie 370.

Il tallone d’Achille delle supplenze brevi è che la loro paga viene elargita con diverso tempo di ritardo, a causa della complessità delle procedure che la precedono.

E comunque, se il sistema scolastico italiano va avanti, un grazie lo dobbiamo anche a queste supplenti.

#FacceCaso.

Di Emanuele Caviglia

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