Tempo di lettura: 2 Minuti

Alatin : la start up per studiare latino con lo smartphone

Alatin : la start up per studiare latino con lo smartphone

L’app si rivolge soprattutto alle scuole. Il bello è che in futuro potrà offrire livelli di certificazione della conoscenza del latino, proprio come p

Le assurdità dal mondo: un Tinder per poligami
In una scuola a Via Goldoni i bambini senza vaccini restano fuori
Vancouver e gli spunti per Roma

L’app si rivolge soprattutto alle scuole. Il bello è che in futuro potrà offrire livelli di certificazione della conoscenza del latino, proprio come per le altre lingue straniere. #FacceCaso.

Il latino è da sempre una delle materie più odiate dagli studenti. Matteo Boero ha trovato il modo di farcelo piacere un po’ di più grazie ad Alatin. Di che si tratta? Di una start up torinese per la lingua morta. 

Come si legge nell’articolo del 27/0272018 di Repubblica. “Abbiamo proposto un metodo, un sistema complementare all’uso dei libri tradizionali. Alatin però cambia la prospettiva. I ragazzi lavorano per obiettivi raggiunti. Se svolgi bene un esercizio raggiungi un obiettivo, se lo sbagli se ne genera uno nuovo per continuare la preparazione su un argomento. In questo modo gli studenti diventano più autonomi nello studio”. Ha fatto sapere Boero.

L’app si rivolge soprattutto alle scuole. Il bello è che in futuro potrà offrire livelli di certificazione della conoscenza del latino, proprio come per le altre lingue straniere.

“Abbiamo scelto proprio il latino perché è vero che i compiti sui quaderni, scritti a mano sono importanti, ma ci rivolgiamo a dei nativi digitali che nella loro carriera lavorativa useranno sempre meno carta e sempre più testi digitali. Il latino si presta a questo discorso più della matematica. Senza contare che da anni lo studio delle lingue trova alleati nel mondo delle applicazioni web”. 

La professoressa Patrizia Manzella che insegna al liceo classico Alfieri di Torino, è una fan di Alatin. Sono due anni che i suoi studenti non riescono più a copiare le versioni.

“Sono costretti a fare gli esercizi da soli se vogliono raggiungere l’obiettivo. Dalla piattaforma io posso vedere i compiti svolti da tutta la classe, un algoritmo mi permette di capire quali sono gli errori più frequenti per tornarci in classe se ho l’impressione che una regola non sia chiara”. Fa sapere la prof.

Insomma, i tempi sono cambiati pure per il latino.

#FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani 

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0