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I have a trip: il coraggio di lasciare tutto e partire. L’intervista di FacceCaso

I have a trip: il coraggio di lasciare tutto e partire. L’intervista di FacceCaso

Eric all’età di 36 anni ha deciso di cambiare vita completamente. Ha creato I have a Trip e tutti i giorni condivide la sua avventura. Scopri la sua s

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Eric all’età di 36 anni ha deciso di cambiare vita completamente. Ha creato I have a Trip e tutti i giorni condivide la sua avventura. Scopri la sua storia!

Avresti il coraggio di lasciare tutto e partire? Eric sì, ha deciso di cambiare vita e adesso, con il suo blog I have a trip, dopo sei mesi dalla partenza si trova nel bel mezzo dell’Asia tra Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan… a contatto con persone e culture davvero interessanti.

Io ho scoperto dell’esistenza di Eric grazie a mia madre solo qualche mese fa quando ho iniziato a seguire le sue avventure su Instagram: lui si trovava in Kazakistan e attraverso uno schermo ho visto posti pazzeschi che mai nella mia vita avrei preso in considerazione.

Le storie di Eric oltre a essere divertenti e un ottimo passatempo, sono storie di vite, di luoghi, di culture e curiosità. Non fatevele scappare!

Ma ecco quello ci siamo detti..

Raccontami di te in poche parole!

Ho 37 anni, sono nato in provincia di Verona, poi ho vissuto per anni a Mantova e poi i provincia di Brescia. Dall’età di 20 anni ho fatto un lavoro che mi ha permesso di viaggiare molto. Facevo il tecnico informatico e giravo nelle sedi dei clienti, in questa maniera ho viaggiato praticamente per tutta Europa.

In realtà il mio primo viaggio l’ho fatto a 17 anni quando ho preso il treno sono arrivato a Praga. Lì mi sono perso, ho finito i soldi, ho dovuto fare l’elemosina… è successo di tutto in quel viaggio. Ma è da lì che è iniziato tutto!

Prima di partire per il mio viaggio lavorativamente parlando ero messo molto bene: ottima posizione, sono stato anche imprenditore. Avevo una casa in affitto, una macchina, due moto, insomma non mi mancava nulla! Ma la mia vita era piatta, era tutto estremamente organizzato. Pensa che i miei amici per uscire a cena una sera dovevano prendere appuntamento mesi prima!

Quando ti è venuta l’idea di partire?

Ci ho pensato per un anno intero prima di prendere la decisione. Ma era un pensiero costante, un’ossessione, e continuavo a chiedermi cosa mi frenasse dal prendere questa decisione. Forse un po’ era la paura lasciare tutto e di perdere la mia zona di comfort.

Come ti è venuta l’idea?

Non mi mancava niente, la mia vita era perfetta, tutto quello che un genitore può sperare per un figlio io ce l’avevo. La casa in affitto le mie due moto, la palestra, il moto cross, i viaggi. In realtà andava tutto bene ma ho voluto spingere l’asticella un po’ più in alto.

Quando sei partito?

Il 30 agosto 2017 alle ore 16. Partenza da Verona con Flixbus direzione Berlino.
Ho scelto Berlino come prima tappa perché la Germania è un paese che mi è sempre piaciuto e che ho avuto modo di girare molto per lavoro, ma a Berlino non ero mai stato, quindi ho deciso di iniziare così.

Il giorno della partenza

Ti ritieni una persona coraggiosa?

Non particolarmente, ma ho voglia di vivere e sono sempre stato molto curioso.

Quando tornerai?

Bella domanda! Penso che non ci sia una risposta. Io non lo so, sicuramente tornerò perché voglio vedere i miei genitori e mio fratello, loro non viaggiano. Non lo so quando tornerò, sono in ritardo nella tabella di marcia, forse tra due anni o tre.

Come ti mantieni?

Nei paesi più cari viaggiavo veramente veloce cercando di minimizzare le spese, in Europa ho utilizzato tantissimo CouchSurfing.
Da quando sono arrivato in Russia ho sempre speso pochissimo, ieri per esempio ho pranzato con 2 euro. Più avanti l’idea è quella di insegnare inglese.

Sono partito con un budget costituito dalla mia liquidazione dal lavoro ma non è sicuramente abbastanza per tutto quello che voglio fare.

Parli inglese?

Non bene, diciamo che ho un B1, ma nel mio lavoro ero abituato a usare l’inglese tutti i giorni.

Pensi che non sapere le lingue possa costituire un ostacolo?

Se non avessi saputo neanche una parola di inglese sicuramente non sarei partito. Conosco anche lo spagnolo anche se ora l’ho un po’ perso.
Una base è necessaria per farsi capire.

Qual è il tuo motto?

“I have a trip” perché non tutti i sogni sono destinati a rimanere in un cassetto.

Ti sei mai sentito solo?

Sono una persona che sta bene da sola e nei 16 anni del mio lavoro ho sempre viaggiato da solo. Poi in realtà non sono mai solo perché attacco a parlare sempre con tutti e incontro sempre persone nuove.

La cosa che più mi ha impressionato di te da quando ti seguo, sono le tue destinazioni. Mi sono sempre chiesta come ti sia venuto in mente di andare in paesi come Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan ecc.. in pieno inverno quando le temperature scendono sotto i 40 gradi.

Ciò che mi spinge in questi luoghi è la mia curiosità. Cioè, diciamocelo: chi è che si interessa di Tagikistan? Per questo mi incuriosiva.  E poi volevo proprio vedere come vivono le persone qui anche durante l’inverno, quando le condizioni meteorologiche sono durissime.

Tra l’altro questi paesi del centro Asia stanno emergendo ora e tante volte sono paesi completamente in balia dei loro presidenti, delle loro svolte autoritarie e delle loro pazzie. Qui ci sono usanze e regole che noi non possiamo nemmeno immaginarci. Per esempio in Tagikistan non si può festeggiare nessun avvenimento in pubblico, nemmeno il compleanno! Al matrimonio puoi portare al massimo 40 invitati, se sfori arriva la polizia. Pazzesco!

È davvero strano, ma è fico perché ogni giorno scopro cose nuove.

La situazione più strana?

I modi di vivere sono veramente bizzarri.
In Groenlandia davanti all’aurora boreale mi sono sentito davvero un ebete, la natura è incredibile.

Posto in cui torneresti subito?

Kazakistan e Norvegia.
Kazakistan perché lì ho trovato della persone fantastiche che mi hanno voluto benissimo e mi hanno aiutato tanto, se non avessi avuto il mio viaggio da continuare mi sarei volentieri fermato ad Astana, la capitale, nonostante i meno 50 gradi di inverno.
Altro posto dove tornerei subito sono le Isole Svalbard, sotto al polo nord. Lì la natura è veramente figa, i prezzi non sono così cari, io avevo trovato un ostello da 12 euro a notte. Pensa che lì ci sono più orsi che abitanti e la gente gira armata. Una sera avevo un appuntamento con una ragazza e questa si è presentata con un fucile, è stato bizzarro!

Posto in cui non torneresti neanche per scherzo?

Mi dispiace dirlo ma la Groenlandia mi ha deluso molto. È stato il posto più caro in assoluto, poi io ci sono stato quando la stagione turistica era già finita e non era per niente organizzato. Mi ha deluso e non so se ci tornerò. Poi lì, dove mi aspettavo che la natura fosse incontaminata mi è anche capitato di vedere una discarica a cielo aperto. In più tutti fumano e buttano i mozziconi per strada: io queste cose non le sopporto!

La situazione più difficile di I have a trip?

Gli ultimi giorni in Russia non sono stati molto facili, ero in posti non turistici e la gente non parlava inglese ed ero veramente da solo.

Tra l’altro in Kirghizistan i turisti non sono visti molto bene, gli uomini locali sono estremamente gelosi delle loro donne ed è capitato più volte mi volessero picchiare, così dal nulla. Alla fine un pugno me lo sono preso in discoteca. Qui in Tagikistan è molto differente, le persone mi parlano e sono amichevoli.

Dopo essere stato in questi posti particolari sfatami un pregiudizio!

Non tutti i russi bevono la vodka e lì c’è tanta gente che proprio non beve alcool.

Altra cosa: in questi paesi che sono di religione musulmana, la figata è che loro si ritengono “musulmani light e accettano tutte le religioni, sono molto flessibili e quando c’è da far festa fanno festa, non me lo aspettavo proprio.

Dove ti vedi tra 5 anni?

Questa è una domanda bastardissima che mi fece un mio amico due anni  mezzo fa, e io gli risposi “come adesso, col mio lavoro, la mia casa ecc” e lui si incazzò. E quella domanda in realtà mi ha fatto molto riflettere: volevo davvero continuare con la mia vita sempre uguale? Evidentemente no.

Beh, tra 5 anni mi vedo da qualche parte nel mondo, non in Italia. Ho deciso che non spenderò il resto della mia vita lì. Magari tra cinque anni sarò a Tenerife in spiaggia a scrivere un libro…

Cosa consigli ai giovani?

Quello che ho fatto io è un po’ estremo forse. Ma il mio consiglio spassionato è: “iniziate a viaggiare”, anche solo per un weekend con un volo Ryanair o con un Interrail l’estate.

Un’altra opportunità molto interessante che consiglio ai giovani è quella di “Workaway”: una figata! È un portale che funziona in tutto il mondo dove puoi vedere le opportunità di volontariato. Non ci sono associazioni di mezzo e il rapporto è diretto con il privato, puoi andare a zappare la terra come a fare l’elettricista e la regola è di non lavorare di più di 25/30 ore a settimana. Io l’ho usato nelle Faroe Island quando sono stato in una famiglia facendo il babysitter, l’imbianchino e il giardiniere. Mi ha permesso di vivere lì per un mese senza spendere assolutamente niente.

Come si fa a iniziare?

Nei mesi prima della partenza avevo attaccato al muro di casa la mia to do list divisa per  mesi fino alla mia partenza e mi ero programmato delle scadenze: quando vendere le moto, la macchina, i documenti,  i vaccini, ecc.. ogni giorno avevo davanti a me tutte le cose dovevo fare e mi ha aiutato molto a gestire la partenza.

Prima di partire, poi, ho buttato via tutto. le cose in buono stato le ho relegatale ad amici e conoscenti, mentre per il resto ho dato tutto alla Caritas . Mi sono tenuto un paio di cambi estivi e invernali per quando tornerò a casa e la roba da moto cross.

Prossime tappe di I have a trip?

Nei prossimi giorni andrò al confine con l’Afghanistan sulle montagne del Pamir al confine anche con Cina e Pakistan poi andrò in Uzbekistan.

Cerco di non programmare nulla, vedrò in base ai visti e anche al tempo atmosferico. La più grande differenza rispetto alla mia vita precedente è proprio il fatto di non programmare più nulla, voglio vivere alla giornata.
Comunque arriverò in India prima dell’estate. Il programma è fare il giro di tutti i continenti!

Per rimanere aggiornati su I have a trip e seguire il viaggio di Eric, consiglio di seguire in primis la sua pagina Instagram (@ihaveatrip) per le stories, ma anche la pagina Facebook e il blog.

Grazie Eric per la disponibilità, per la spontaneità e per la simpatia!

#FacceCaso

Di Chiara Zane

COMMENTS

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    Davide trazzi 6 anni

    Nn avevo seguito il perché il mio vecchio compagno di classe fosse sempre in giro per il mondo….adesso si…trovo che del coraggio ne abbia da vendere Eric. ..e trovo sia parecchio inimmaginabile io possa mai intraprendere un epopea simile. ..sei un mito amico mio tanti auguri…Nn vado spessissimo su fb ma da adesso avrò un motivo…che la fortuna ti accompagni sempre un abbraccio

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    fatto subito Grazie!!my customer essay

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