Tempo di lettura: 2 Minuti

Roma, lo scontro tra presidi e Comune è all’insegna della…neve

Roma, lo scontro tra presidi e Comune è all’insegna della…neve

I presidi romani si sono lamentati di come il Comune di Roma ha gestito l'emergenza neve nelle scuole. Vediamo insieme i dettagli. Bella la neve eh?

La rivoluzione dei concerti: arriva il FaceID
Simpson, l’addio ad Apu, se vero, è una scelta senza senso
Liceo Virgilio occupato

I presidi romani si sono lamentati di come il Comune di Roma ha gestito l’emergenza neve nelle scuole. Vediamo insieme i dettagli.

Bella la neve eh? Vedere città meravigliose come Roma totalmente ricoperte di bianco è sempre uno spettacolo irripetibile. Peccato, però, che la nevicata di cinque giorni fa abbia portato anche parecchi disagi, specie in luoghi pubblici come le scuole.

Al rientro in classe, infatti, alcuni studenti romani hanno trovato cortili ghiacciati e alberi sradicati, oltre a condizioni climatiche disumane. Ma la cosa più assurda è che i municipi hanno chiesto ai presidi di controllare la caduta degli alberi e di spargere il sale sui marciapiedi antistanti gli ingressi.

Una “richiesta di collaborazione” che non è andata per nulla giù all’ANP (Associazione Nazionale Presidi). Stando all’articolo pubblicato da “Il Giornale d’Italia” il 28/02/2018, infatti, il presidente dell’associazione Mario Rusconi ha commentato così la vicenda:

“Non si è mai sentita una cosa del genere, questa è una perla amministrativa che non ha precedenti. E’ un’assurdità che venga chiesto ai presidi di monitorare gli alberi. A parte il fatto che se le scuole sono chiuse non si capisce come dovremmo fare. Ci viene chiesto di prenderci una responsabilità che non ci compete, dovrebbe pensarci il Comune.”

Il presidente dell’ANP era già intervenuto sull’emergenza neve criticando aspramente la scelta del sindaco Virginia Raggi di chiudere le scuole. In particolare Rusconi aveva sottolineato che tra la neve, il ghiaccio e le imminenti elezioni i ragazzi perderanno tantissime ore di lezione rischiando di non raggiungere i 200 giorni di didattica necessari affinché l’anno scolastico sia valido.

Insomma, mentre fuori la neve si è già bella che sciolta ed è pure tornato il sereno, i rapporti tra il Comune di Roma e i presidi rimangono glaciali. Speriamo che venga fatta presto chiarezza perché nella capitale ormai di chiaro non c’è neanche più il bianco della neve.

#FacceCaso

Di Gabriele Scaglione

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0