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L’Università di Torino ha creato l’ asilo per dipendenti e studenti con figli

L’Università di Torino ha creato l’ asilo per dipendenti e studenti con figli

Per la prima volta verranno coinvolti anche gli studenti di Scienze della Formazione che potranno fare i loro tirocini nell’asilo interno. #FacceCaso.

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Per la prima volta verranno coinvolti anche gli studenti di Scienze della Formazione che potranno fare i loro tirocini nell’asilo interno. #FacceCaso.

L’Università di Torino ha creato l’ asilo che guarda ai Paesi del Nord Europa e punta a lanciare un nuovo servizio, dedicato a dipendenti e studenti con figli.

La cosa bellissima è che per la prima volta verranno coinvolti anche gli studenti di Scienze della Formazione che potranno fare i loro tirocini nell’asilo interno.

L’idea è nata proprio dagli studenti che hanno proposto questo nuovo modello educativo.

“Il lavoro di cura, in cui rientra l’accudimento dei figli, si svolge prevalentemente tra le mura di casa, gratuitamente, ed è da sempre prerogativa quasi unica delle donne. Negli ultimi anni le problematiche legate alla conciliazione famiglia-lavoro hanno iniziato a riguardare anche gli uomini. È necessario un intervento più ampio, che garantisca madri e padri in tutto il loro percorso genitoriale, così è nato il nostro progetto di “Nido d’Infanzia in Università”.

Raccontano le ragazze di Studenti Indipendenti che stanno seguendo il progetto.

L’iniziativa “avrà una forma sperimentale con formazione innovativa dei e delle tirocinanti che si occuperanno dei e delle minori. Saranno infatti coinvolte associazioni che operano sul territorio e che si impegnano nel promuovere attività per l’infanzia, che mirano a un’educazione basata sui valori della cura dell’ambiente, sul rispetto dell’altro, sulla decostruzione degli stereotipi e sulla partecipazione attiva”.

L’università ha fatto sapere. “Si tratta di un progetto molto bello che contiamo di realizzare nonostante le tante difficoltà organizzative e logistiche che stiamo incontrando. Come ateneo useremo criteri rispettosi dei diversi orientamenti di genere per realizzare la nuova struttura che sarà aperta sia ai nostri dipendenti sia agli studenti con figli”. Spiega il rettore Gianmaria Ajani.

Inizialmente l’Università sperava di poter allestire il servizio all’interno della stessa struttura, ma i responsabili dell’edilizia accademica hanno pensato fosse meglio di no. A risolvere il problema ci ha pensato l’assessorato all’Istruzione guidato da Federica Patti. Le opzioni erano due.

“O usare le aule di alcuni degli asili più vicini alle sedi delle università o ristrutturare un edificio di proprietà comunale. La prima opzione però è decaduta perché in nessuno di questi asili c’era abbastanza spazio e questo allungherà un po’ i tempi”. Racconta Margherita Accornero di Studenti Indipendenti.

Attualmente la speranza è quella di ottenere un finanziamento delle fondazioni bancarie per ristrutturare l’ex commissariato di polizia di corso Farini per edificare lì l’asilo.

#FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani

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