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Stoppani di Milano: crolla un pezzo di controsoffitto su quattro bambini

Stoppani di Milano: crolla un pezzo di controsoffitto su quattro bambini

Capisco che gestire la questione non sia facile, perché dipende dai Lavori pubblici, dall’Educazione e dall’Urbanistica. Quel che è certo è che le scu

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Capisco che gestire la questione non sia facile, perché dipende dai Lavori pubblici, dall’Educazione e dall’Urbanistica. Quel che è certo è che le scuole devono essere luoghi sicuri. #FacceCaso.

Ieri alla scuola Stoppani di Milano, è venuto giù un pezzo di controsoffitto. Sono quattro i bambini colpiti, per fortuna nessuno di loro si è ferito gravemente.

“Ho sentito un crack e un secondo crack sopra la mia testa, ho alzato gli occhi e ho visto che qualcosa si staccava, poi un buco, poi stava cadendo tutto e la maestra Angela ci ha detto di uscire subito di corsa, ma in fila”. Riporta Luca, uno dei bambini che è stato colpito.

Si è staccato un pezzo di intonaco che cadendo, ha provocato il cedimento di quattro pannelli del controsoffitto.

“La maestra ha messo il ghiaccio sul braccio di Matilde e sulle spalle di Rebecca e Camilla mentre io avevo tutta la testa bianca”. Prosegue il suo racconto Luca.

Le loro mamme sono furiose. Non c’è da biasimarle. 

Grazia, la mamma di Matilde, scuote la testa. “In classe dovrebbero essere più sicuri che a casa”, scuote la testa.

“La manutenzione costa ma qui ci hanno sempre detto che l’edificio è in buone condizioni”. Dice la mamma di Luca.

A quanto dice l’assessore ai Lavori pubblici, Gabriele Rabaiotti, l’evento è stato più che anomalo.

“Stiamo cercando di capire le cause, faremo indagini termografiche per verificare eventuali altri punti di criticità nell’edificio. Per precauzione tutte le cinque classi del secondo piano verranno chiuse e gli alunni spostati per qualche tempo nei laboratori”.

Nell’istituto erano state completate da poco la bonifica dall’amianto e quella delle pavimentazioni, proprio lì al secondo piano.

Ad oggi le scuole di Milano contano una novantina di cantieri attivi su 500 scuole. 

Capisco che gestire la questione non sia facile, perché dipende dai Lavori pubblici, dall’Educazione e dall’Urbanistica. Quel che è certo è che le scuole devono essere luoghi sicuri.

“È inaccettabile che i bambini debbano andare a lezione spesso senza riscaldamento, o senza certificato di prevenzione incendi, correndo il rischio di farsi male per la caduta di calcinacci”. Afferma Gianluca Comazzi, di Forza Italia.

Elena Comelli, portavoce di Sinistra per Milano. “Questa è la conseguenza di tantissimi anni di incuria, gestione sconsiderata delle risorse e appalti fatti male. Non è un caso forse se alcuni crolli avvengono dove erano stati appena realizzati lavori”.

#FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani 

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