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Stampare un telefonino? What?

Stampare un telefonino? What?

Da Pisa arriva una grande novità. La possibilità di stampare (fra qualche anno) i dispositivi elettronici. Prendete un professore del Dipartimento di

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Da Pisa arriva una grande novità. La possibilità di stampare (fra qualche anno) i dispositivi elettronici.

Prendete un professore del Dipartimento di Ingegneria dell’informazione all’Università di Pisa, precisamente di Elettronica. Mettete insieme dei ricercatori, una stampante e dei fondi europei. Sapete cosa ne esce fuori? Un progetto talmente innovativo che fa pensare alla fantascienza, la possibilità di stampare dei dispositivi elettronici a casa.

Sì, hai capito bene. E no, non stiamo parlando di una stampante 3D, ma di una stampante del tutto normale, di quelle che usano carta e inchiostro. Il Progetto ha ricevuto dei fondi europei molto importanti ed è portato avanti insieme alla University of Manchester. Insieme ai ragazzi inglesi si sta studiando un modo per poter costruire attraverso una stampante dei dispositivi elettronici funzionanti e a basso impatto ambientale.

Parliamo di telefonini e radio, con al loro interno dei circuiti perfettamente funzionanti. La collaborazione con l’Università di Manchester è fondamentale, perché ha ricevuto il premio Nobel per le ricerche che riguardano il grafene; la sostanza che potrebbe essere usata proprio per stampare gli oggetti che ti dicevo prima.

Da qui si potrebbe aprire un mondo di nuove tecnologie, amiche dell’ambiente e anche a costo relativamente basso. Non parliamo solo di telefoni o radio, però. La ricerca potrebbe dare grandi risultati nell’ambito della sicurezza, dell’anti-frode, dei prodotti ospedalieri e via dicendo.

Un po’ di inchiostro speciale e della carta potrebbero rivoluzionare il mondo già avanzato che conosciamo oggi. L’Università di Pisa, grazie anche al lavoro delle due scuole parallele, la Normale e la Sant’Anna sta ricevendo parecchi fondi per la ricerca dall’Unione Europea. Proprio di questo si parlerà al prossimo evento, che si terrà il 6 aprile in Ateneo.

#FacceCaso

Di Benedetta Erasmo

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