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A tutela degli studenti diversamente abili cosa si è fatto fino ad ora?

A tutela degli studenti diversamente abili cosa si è fatto fino ad ora?

Gli studenti diversamente abili non possono e non devono essere esclusi dal sistema scolastico ed educativo ma la loro tutela non è quasi mai sufficie

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Gli studenti diversamente abili non possono e non devono essere esclusi dal sistema scolastico ed educativo ma la loro tutela non è quasi mai sufficiente.

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia
nelle formazioni sociali ove si svolge la sua persona (anche la scuola).
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale,
che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini.
La scuola è aperta a tutti.
Gli inabili (meglio “diversamente abili”) e i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale“.

A prevedere questi principi è la Costituzione italiana, la legge fondamentale del nostro Stato, che si preoccupa, seppure con disposizioni di ampio respiro, di garantire alle persone diversamente abili il diritto di ricevere un’adeguata educazione ed istruzione, almeno in linea di principio.

Cosa prevede la legge:

Negli anni, per gli studenti diversamente abili sono stati adottati innumerevoli provvedimenti, spesso anche contrastanti tra loro, in virtù di politiche sociali differenti.

  • Tra gli interventi più importanti degli ultimi anni c’è la legge 104 del 1992. Questa ha gettato le fondamenta dell’impianto fondamentale a tutela dei diversamente abili in generale, anche nell’ambiente scolastico. Una serie di decreti di attuazione e leggi successive hanno poi provveduto a regolare nello specifico la materia.
  • Non si può non sottolineare la figura dell’insegnante di sostegno, il quale, grazie alla sua specializzazione, svolge un ruolo fondamentale di accompagnamento personalizzato. Anche gli altri insegnanti e collaboratori scolastici rivestono però un ruolo importante, essendo ognuno di loro destinatario di compiti specifici.
  • A segnare il cammino che gli studenti diversamente abili compiranno è il PEI, il Piano Educativo Individualizzato, redatto annualmente dalle scuole per ogni studente disabile, in parallelo al POF.
  • Di recente, con la riforma della “Buona Scuola”, il legislatore è intervenuto nuovamente a tutela degli studenti diversamente abili. Tra le novità più importanti, la ridefinizione del ruolo e dei criteri di inserimento dell’insegnante di sostegno; delle modalità di certificazione delle scuole; la previsione dell’obbligo di formazione e aggiornamento e la possibilità di fruire dell’insegnamento domiciliare quando ne ricorrono le condizioni.

La quotidianità degli studenti diversamente abili rimane difficile

A cercare di fornire un’effettiva tutela agli alunni diversamente abili è anche la giurisprudenza. Sia il Consiglio di Stato che la Corte Costituzionale hanno ribadito come non possa essere ridotta, sino ad essere negata, la tutela agli alunni diversamente abili a causa di carenze economiche degli enti (in primi le scuole) predisposti. Al contrario, sono le casse di questi enti che si devono uniformare ai bisogni di tutela, consentendo loro una tutela adeguata e uniforme su tutto il territorio dello Stato.

Cosa manca ancora? Cosa si potrebbe e si dovrebbe fare per tutelare maggiormente gli studenti diversamente abili?

#FacceCaso

Di Lorenzo Maria Lucarelli

 

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