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Istituto tecnico : la chiave per entrare presto nel mondo del lavoro

Istituto tecnico : la chiave per entrare presto nel mondo del lavoro

Dal 2015 al 2018, gli studenti che hanno scelto l’istituto tecnico sono passati da circa 8mila a quasi 11mila. #FacceCaso. L’ istituto tecnico è un b

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Dal 2015 al 2018, gli studenti che hanno scelto l’istituto tecnico sono passati da circa 8mila a quasi 11mila. #FacceCaso.

L’ istituto tecnico è un biglietto di sola andata per il mondo del lavoro. Il sottosegretario Gabriele Toccafondi, fa sapere che ad un anno dal diploma, l’82,5% degli studenti è occupato.

La maggior parte di loro, svolge mansioni coerenti con le competenze acquisite durante i percorsi di studio in aula e di pratica “sul campo”. 

Dati che sottolineano la differenza con chi lavora dopo aver preso un diploma “semplice”, a un anno dalla maturità solo il 35% dei diplomati. 

Dal 2015 al 2018, gli studenti che hanno scelto l’istituto tecnico sono passati da circa 8mila a quasi 11mila.

Come mai tanto successo? In questi anni sono stati fatti tanti passi in avanti. Il sottosegretario Toccafondi lo conferma. 

“Gli Its sono finanziati dallo Stato con 13 milioni annui, e con la scorsa manovra arriveranno ulteriori 65 milioni aggiuntivi nel prossimo triennio. C’è poi il finanziamento regionale. Gli Its sono l’unico settore scolastico dove, non con poca fatica, è stato possibile introdurre un po’ di merito: prima il 10%, ora il 30% dei 13 milioni annui viene infatti distribuito in base ai risultati occupazionali dei corsi”. 

Confindustria conferma il progresso. Il vice presidente per il Capitale umano, Giovanni Brugnoli, sottolinea. 

“I buoni risultati degli Its, sul fronte occupabilità, non sono una novità. Serve però, un vero piano nazionale per potenziare questi percorsi formativi ed è proprio per definirne i contenuti che Confindustria ha promosso la costituzione di un Forum nazionale degli Its. I lavori mi pare siano a buon punto e appena ci sarà un governo il Forum potrà presentare le sue proposte”.

Quest’anno saranno “premiati” una quarantina di percorsi, più dei 33 dello scorso anno, dalla meccanica alle nuove tecnologie, passando per turismo, agroalimentare e servizi alle imprese.

“Le migliori performance sono strettamente legate alla presenza di imprese e al collegamento diretto con i territori”. Aggiunge Toccafondi.

I primi posti sono della Lombardia, del Veneto, del Piemonte, dell’Emilia Romagna, dove sono coinvolte inoltre molte aziende, grandi e piccole.

#FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani 

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