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Contratto per istruzione e ricerca, prima firma

Contratto per istruzione e ricerca, prima firma

Firmato il primo contratto per istruzione e ricerca su scuola e università. Aumenti medi tra 80 e 110 euro lordi. Eppur si muove. Qualcosa, poco, ma

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Firmato il primo contratto per istruzione e ricerca su scuola e università. Aumenti medi tra 80 e 110 euro lordi.

Eppur si muove. Qualcosa, poco, ma qualche contratto avanza lentamente verso la crescita. Parliamo di scuola e università, più nello specifico di accordi economici su istruzione e ricerca.
Senza aumentare l’orario di servizio e le ferie, ci saranno invece crescite tra 80 e 110 euro lordi.

Il tutto è’ stato firmato nella sede dell’Aran, totalmente dedicato al nuovo comparto “Istruzione e Ricerca”, primo in assoluto in tal senso.
A chi interessa? ovviamente i lavoratori della scuola, dell’università, degli enti di ricerca e delle accademie e conservatori, parliamo di circa un milione e 200mila persone.

Ciò che si è riuscito a concedere è quindi l’aumento medio che oscilla sulle cifra già citate. Un’intesa già c’era in parte stata, il 9 febbraio scorso, ma adesso l’ufficializzazione arriva come fondamentale a non lasciare nulla in sospeso.
Vedremo maggior spazio alla collegialità delle decisioni e alla contrattazione di istituto, che modificano alcune delle norme più contestate dalla cosiddetta Buona scuola. Un contratto dove comunque non si è manifestato il rischio di un aumento dell’orario di servizio, ma nemmeno di ferie e permessi.

Pino Turi, segretario generale Uil scuola, ha così commentato: “Dopo 10 anni di blocco della democrazia e del contratto finalmente arriva un contratto che ci vede convinti di aver fatto un buon lavoro per l’interesse dei lavoratori e della scuola italiana”
Simile l’opinione di Maddalena Gissi, segretario generale Cisl Scuola: “Una giornata importante, di grande rilievo per il mondo della scuola anche perché é l’ultimo giorno per l’elezione delle Rsu, restituiamo alla categoria un contratto normativo ed economico, pronto per essere rinnovato, da qui si comincia per la nuova piattaforma”.

Un’attesa finalmente premiata per il mondo lavorativo dell’istruzione.

#FacceCaso

Di Umberto Scifoni

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