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Ennesima dissertazione su ricchi e poveri a scuola

Ennesima dissertazione su ricchi e poveri a scuola

Dopo l’Amaca di Serra sul classismo liceale, il dibattito in tema di ricchi e poveri a scuola si infiamma. Ricchi e poveri hanno un muro che li separ

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Dopo l’Amaca di Serra sul classismo liceale, il dibattito in tema di ricchi e poveri a scuola si infiamma.

Ricchi e poveri hanno un muro che li separa nella scuola? Alcuni dicono di sì, altri no, c’è chi parla di merito acquisito e chi di acquisizioni da parte delle famiglie.

Insomma, un tema complicato che viene trattato forse con troppa superficialità anche da chi si professa commentatore esperto. Il problema per cui parlare dell’argomento sono i numerosi atti di bullismo di cui anche noi vi abbiamo parlato più volte negli ultimi periodi.
C’è una scuola più povera e diseducativa e una più altolocata ed esclusiva? Forse sì, ma forse effettivamente dipende dalla tipologia di percorsi di studio creati, dal livello di educazione nella nostra società (e quindi nelle famiglie) e dalla severità che ormai il corpo docente ha perso.

Si sono creati degli indirizzi scolastici troppo affossanti, specificatamente mirati a chi in prospettiva non ha voglia o non ha le possibilità di proseguire in un percorso accademico.

Poi questi stessi indirizzi, che per carità sono necessari a coprire determinati ambiti lavorativi, sono incentrati nelle periferie, e le periferie in Italia oggi sono troppo abbandonate dallo Stato, che lascia proprio come ultimi avamposti le scuole.

È la catena sociale però ad essersi rotta, perché il bullismo è un atto trasversale che si manifesta su varie forme, e con aspetti differenti si ritrova in ogni scuola, ogni indirizzo e qualsiasi provenienza economica dello studente.
Arroganza, maleducazione, mancanza di rispetto e di ogni regola interiorizzata sono “disvalori” persi da tutti, non solo da noi ragazzi e studenti, che anzi subiscono le mancanze degli adulti e per primi vengono penalizzati.

Poi è vero, tornando al primo punto. La ricchezza permette di rendersi esclusivi, di poter scegliere luoghi dove chi non può permetterselo non può andare. Ma lì la scuola pubblica non premia comunque il merito. E allora si apre un circolo vizioso di problemi che non saranno i “grandi” commentatori di questo paese a risolvere, ma come al solito riforme che difficilmente purtroppo vedremo.

#FacceCaso

Di Umberto Scifoni

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