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Frolla: la pasticceria dove i biscotti sono preparati da ragazzi disabili

Frolla: la pasticceria dove i biscotti sono preparati da ragazzi disabili

Si tratta di offrire ai ragazzi disabili l’opportunità di confrontarsi, mettersi in gioco e favorire l’integrazione. #FacceCaso. Frolla è un biscotti

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Si tratta di offrire ai ragazzi disabili l’opportunità di confrontarsi, mettersi in gioco e favorire l’integrazione. #FacceCaso.

Frolla è un biscottificio artigianale nonché pasticceria che nasce con l’intento di dare lavoro ai ragazzi disabili. Lo shop, unico nel suo genere, è stato inaugurato a Osimo, in provincia di Ancona. 

L’idea geniale è nata dal pasticcere Jacopo Corona e dall’operatore sociale Gianluca Di Lorenzo, amici e soci con una missione comune: fornire a “soggetti socialmente svantaggiati” un percorso di inserimento nel mondo del lavoro.

Ovviamente Frolla è molto più di questo, si tratta di offrire ai ragazzi disabili l’opportunità di confrontarsi, mettersi in gioco e favorire l’integrazione.

“Frolla – uno dei cibi più semplici… ma non banali”, recita lo slogan del progetto.

“Volevamo un prodotto di pasticceria che accomunasse tutti, generato dal lavoro di ragazzi disabili. Allora abbiamo pensato al biscotto, quello fatto come una volta, con farine esclusivamente locali, della nostra regione Marche”. Racconta Jacopo a Repubblica.

“Ci siamo accorti che ci sono molti ragazzi disabili con delle capacità ed abilità importanti che purtroppo non riescono a trovare spazio di espressione e non vengono alimentare, è come un fuoco alla quale non viene buttata legna e piano piano si spegne, questi ragazzi hanno dentro un vulcano ma non riescono a farlo eruttare semplicemente perché non hanno il modo di farlo”. Prosegue.

I ragazzi non sono soli, ad aiutarli a portare avanti il progetto c’è anche Silvia Spegne, la mamma di un ragazzo disabile.

Grazie ai social l’iniziativa ha preso il via e Frolla adesso è una realtà consolidata. Il bello è che in pochissimo tempo, il format è sbarcato su Eppela, una piattaforma di raccolta fondi e in soli sei giorni la campagna aveva già raggiunto l’obiettivo dei 2.500 euro.

“I soldi ci servivano per comprare gli strumenti e le attrezzature per far lavorare i nostri ragazzi”. 

Il crowdfunding si è chiuso a quota 5.000 euro e i giovani pasticceri hanno un luogo dove esercitarsi e fare pratica.

“Attualmente lavoriamo con circa 20 ragazzi, in un consorzio in cui si inserisce anche la Roller House (una cooperativa sociale da anni attiva sul territorio). In due sono assunti, gli altri vengono dall’alberghiero di Loreto. L’obiettivo? Assumerli tutti”. 

#FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani 

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