Tempo di lettura: 1 Minuti

 ‘L’ Atelier ‘: il film sui giovani francesi del dopo Bataclan

 ‘L’ Atelier ‘: il film sui giovani francesi del dopo Bataclan

Il film di Laurent Cantent è caratterizzato da colori acquarello, sfumati, che non per questo non dipingono bene l'oggi. #FacceCaso. 'L' Atelier ' è

Altro giro, altre tech news
Diploma in 4 anni: dall’anno scolastico 2018/2019 al via la sperimentazione

Il Signore degli Anelli presto serie Tv?

Il film di Laurent Cantent è caratterizzato da colori acquarello, sfumati, che non per questo non dipingono bene l’oggi. #FacceCaso.

‘L’ Atelier ‘ è un film che narra l’attualità politica, con protagonisti i giovani francesi del dopo Bataclan. 

Il film di Laurent Cantent è caratterizzato da colori acquarello, sfumati, che non per questo non dipingono bene l’oggi.

I protagonisti principali sono due: Olivia Dejazet (Marina Fos), un’affermata autrice di gialli, cinquantenne borghese che sceglie di tenere un laboratorio di scrittura a La Ciotat, città del sud della Francia nota un tempo per i cantieri navali, ma ormai in piena crisi economica. 

Antoine (Matthieu Lucci) è invece uno dei suoi studenti, il più introverso e talentuoso, della piccola pattuglia di aspiranti scrittori multi-etnici di Olivia. Legato idealmente alla destra, il ragazzo spesso litiga con i suoi compagni di corso di origine araba, cita a un certo punto la strage del Bataclan, gioca con una pistola, ma in realtà è solo un disadattato, uno che ha in comune coi suoi compagni di corso più di quanto voglia ammettere: la mancanza di futuro, di lavoro, e questo all’interno di una società che diventa ogni giorno più cattiva.

 “Il film è ambientato a La Ciotat che alla fine degli anni ’80 ha vissuto una grande stagione di lotte operaie dopo la chiusura dei cantieri navali. Il nostro obiettivo era testimoniare la trasformazione radicale di una società che, probabilmente a causa della crisi politica ed economica, non ha più alcun rapporto con quel mondo del passato, un mondo che le vecchie generazioni vorrebbero che non scomparisse. Quello che dicono i giovani partecipanti al laboratorio di scrittura è che non vogliono farsi carico di quel passato che non gli appartiene in nessun modo. Oggi infatti devono confrontarsi con una serie di problemi completamente diversi: trovare il proprio posto in un mondo che ha per loro una scarsa considerazione, avere la sensazione di non aver nessun controllo sulle cose e tantomeno sulle proprie vite. Ma soprattutto sono costretti a confrontarsi con la società violenta e lacerata da terribili questioni politiche e sociali”. Spiega Cantet.

#FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani 

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0