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Idee e politica attraverso Blu Lab, parola ad Alessandro Guidi Batori

Idee e politica attraverso Blu Lab, parola ad Alessandro Guidi Batori

Parliamo oggi di un progetto che vuole far tornare la politica e le idee al centro del dibattito, coinvolgendo in primis studenti. Ecco come si muove

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Parliamo oggi di un progetto che vuole far tornare la politica e le idee al centro del dibattito, coinvolgendo in primis studenti. Ecco come si muove Blu Lab.

Alessandro Guidi Batori è membro del direttivo e responsabile Public Affairs di Blu Lab. Un think tank che si occupa appunto di politica con una chiara espressione liberale.

• Ma raccontaci, come e quando è nata l’organizzazione?

Blu Lab nasce sotto impulso di due ragazzi: Mirko Giordani (l’attuale presidente ndr) e Andrea Asole. A seguito dell’esperienza del PdL, si rendono conto che non è più il tempo degli orticelli, dove ogni persona coltivava una sua idea di conservatorismo, moderatismo eccetera, ma è il momento di iniziare a coltivare qualcosa di nuovo, e di più grande. Soprattutto per i giovani (e non!) interessati alla politica, che scappano dall’autoreferenzialità di molti movimenti giovanili. Io mi sono unito due anni fa, quando Blu Lab ha allargato il proprio raggio d’azione al di fuori del contesto romano.

• Quali sono i capisaldi su cui incentrate le vostre posizioni?

Il nostro caposaldo principale è il buonsenso. Prendere decisioni per partito preso, in politica è pericolosissimo, per questo al buonsenso accoppiamo il pragmatismo. Infrastrutture, tasse, giovani, università, istituzioni: tante occasioni perse, anno dopo anno, dalla politica italiana.
Il nostro agire prende respiro da una forte voglia di libertà da uno Stato maldestro, che fin troppo spesso si è introdotto nelle vite dei cittadini con risultati disastrosi. Idealmente vogliamo uno Stato che agisca solo quando necessario, ma lo faccia in modo efficace. Certamente non uno Stato balia che prenda in ostaggio i cittadini dalla culla alla tomba.

 

• La politica e i giovani, due temi che da oltre un decennio sembrano aver preso due strade separate. Blu Lab invece è in controtendenza con un progetto costruito dai cosiddetti “under”. In che modo avvicinate i giovani?

Rovesciamo la prospettiva: io personalmente non credo nella divisione tra “giovani” e “adulti”, credo che ci siano persone con delle competenze, persone prive di competenze e persone che vogliono acquisire queste competenze. Blu Lab punta a mettere insieme chi fa e sa fare a chi vuole apprendere come si fa. Nella prima repubblica ogni partito aveva le sue scuole di formazione (si ricorderà la famosa scuola delle frattocchie del PCI), adesso i ragazzi sono lasciati a se stessi, seppur spesso e volentieri siano più competenti di tanti adulti, anche di alcuni eletti. Pertanto noi organizziamo eventi di formazione, informazione, creiamo contenuti ed analisi politiche e tecniche e avviciniamo i nostri coetanei garantendo che in Blu Lab non esistono nonnismi, inutili divisioni o rivalità, solo possibilità di crescita, tutti insieme.

• Credi che si possa ancora fare politica in Italia partendo da organizzazioni e movimenti giovanili?

Riprendendo dalla domanda precedente è chiaro che una politica senza formazione è destinata a scomparire. In questo senso organizzazioni e movimenti giovanili, ma ancor di più avere una dimensione di formazione giovanile, e qui penso ad altri gruppi a noi vicini come Nazione Futura, sono essenziali. Ma quando questo associazionismo diventa semplicemente una claque autoreferenziale per i partiti di riferimento, quando diventa una fabbrica di applausi (come succede nel caso di moltissimi movimenti, sia a destra che a sinistra), allora questo giovanilismo, a mio avviso, è superfluo e dannoso.

 

• Quali sono le vostre prossime iniziative?

Sul taccuino abbiamo un seminario sull’Africa il 21 giugno p.v. (in una location ancora da definire), con ospiti provenienti sia dalla società civile che dalla politica (come il Senatore Toni Iwobi), più altri eventi in preparazione, che possono essere facilmente trovati sul nostro sito o pagina facebook.

• Che messaggio vorresti mandare a nome di Blu Lab ai nostri elettori?

Ai cittadini, e non agli elettori, visto che dietro quella scheda elettorale ci sono vite, drammi, ambizioni e necessità, dico solo che la politica è essere eletti per operare, e non operare per essere eletti. Ricordatevi di chi fa e non fa i vostri interessi, date un’opportunità a chi magari non ha una forte macchina partitica alle spalle, ma competenza e voglia di fare. Per il resto non credo ci sia migliore messaggio dei fatti, per questo spero che il tempo sia galantuomo abbastanza da dare a tutti la possibilità di vedere cosa siamo in grado di fare.

Qui il prossimo evento organizzato: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScFp7NIZygqgcEB-5dWt3VtyC-z6CajTPT9o52y-2E0AwX-lA/viewform

 

Grazie mille Alessandro per la disponibilità e in bocca al lupo con le vostre iniziative!

#FacceCaso

Di Umberto Scifoni

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