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L’attesa è finita, ecco la QS World University Ranking 2018

L’attesa è finita, ecco la QS World University Ranking 2018

La Quacquarelli Symonds ha aggiornato la QS World University Ranking. Non cambia la prima posizione ma tante novità. E le italiane... Nelle ultime se

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La Quacquarelli Symonds ha aggiornato la QS World University Ranking. Non cambia la prima posizione ma tante novità. E le italiane…

Nelle ultime settimane vi abbiamo parlato spesso dei cosiddetti ranking delle università e di quanto possano essere decisivi nella scelta di un determinato ateneo. Dobbiamo ammettere, però, che ce ne sono veramente tanti e riuscire a consultarli tutti è un’impresa quasi titanica.

La cosa migliore da fare, dunque, è affidarsi soprattutto a quelli più blasonati come il ARWU e il QS World University Ranking della Quacquarelli Symonds. Quest’ultima ha aggiornato di recente la propria graduatoria e le sorprese, come sempre, non sono mancate.

Al primo posto troviamo il Massachussets Institute of Technology (MIT) che si conferma ancora una volta il miglior ateneo al mondo. Completano il podio altre due università statunitensi molto rinomate: la Stanford University e la Harvard University.

Poco più giù troviamo il primo “colpo di scena”: per la prima volta da quando viene redatta questa classifica Oxford si piazza davanti alla “rivale” Cambridge, al quinto posto. E le italiane? La QS World University Ranking certifica il miglioramento di cui vi avevamo parlato qualche giorno fa?

Beh, diciamo di sì dai. E’ vero che per leggere il nome di un ateneo italiano dobbiamo scendere fino alla 156esima piazza ma bisogna anche dire che 21 delle 30 università italiane presenti in classifica hanno scalato alcune posizioni rispetto allo scorso anno.

La migliore è il Politecnico di Milano che guadagna 14 posti. Festa grande per Pisa, con la Scuola Superiore Sant’Anna in 167esima piazza e la Scuola Normale Superiore che completa il podio italiano piazzandosi in 175esima posizione.

A livello nazionale, inoltre, l’Italia si piazza quarta tra le europee, alle spalle solamente di Gran Bretagna, Germania e Francia. Insomma non saremo ai livelli di Oxford, Cambridge o Harvard ma non siamo neanche da buttare, o almeno non ancora.

#FacceCaso

Di Gabriele Scaglione

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